Un risultato che ha permesso al team di Brackley di aggiudicarsi con quattro gare d'anticipo il titolo riservato alle scuderie, confermando il monopolio della scuderia anglo-tedesca nell'era delle Power Unit. Ad intromettersi nella festa targata Mercedes ci ha pensato Max Verstappen, autore di una gara solida che lo ha visto per la seconda volta consecutiva conquistare la piazza d'onore. Domenica ricca di rimpianti in casa Ferrari, con le penalità in griglia ed una strategia discutibile che hanno visto Vettel e Raikkonen doversi accontentare delle posizioni ai piedi del podio, al termine di una gara movimentata che ha visto tutte e 22 le monoposot al via vedere la bandiera a scacchi.

ROSBERG, SCACCO MONDIALE. Adesso è tutto nelle sue mani. Il tedesco vola a +33 in classifica e con soltanto quattro gare alla conclusione del Mondiale potrà permettersi il lusso di giungere sempre secondo senza doversi preoccupare di ciò che farà Hamilton. Un'impresa tutt'altro che impossibile, visto lo strapotere Mercedes, anche se in Formula 1 (vedi quanto avvenuto ad Hamilton a Sepang) tutto può succedere. In ogni caso, il buon Nico a Suzuka ha mostrato di avere la stoffa del campione: veloce, solido, determinato, concreto per tutto il weekend. Sempre davanti a Hamilton, per il quale forse la gara giapponese rappresenta un colpo duro da digerire. Dopo essersi visto sfuggire la pole per soli 13 millesimi, al via è stato autore di un'altra partenza disastrosa, che ha condizionato la sua intera gara. Ritrovatosi in ottava posizione, il campione del mondo in carica ha faticato parecchio nel primo stint, prima di tirare fuori gli artigli dopo aver montato le Hard e rendersi autore di una seconda parte di gara a ritmo forsennato. Tanto da riuscire a respingere dapprima gli attacchi di Vettel e lanciarsi nel finale all'inseguimento di Verstappen, prima che un disperato tentativo all'ultima chicane non andato a buon fine lo costringesse ad accontentarsi del secondo posto. Intanto, comunque, nel team di Brackley si può celebrare il terzo titolo Costruttori consecutivo: l'ennesimo sigillo capace di sottolineare la supremazia delle Frecce d'Argento nell'era delle Power Unit.

FERRARI, TANTI RIMPIANTI. Non si potrebbe definire in altri termini la gara delle Rosse, al termine di un weekend che ha visto comunque la SF16-H esprimersi su ottimi livelli. Dopo la positiva qualifica, per il team di Maranello è arrivata (dopo la penalità di Vettel) anche la "mazzata" legata alla necessità di dover sostituire il cambio sulla monoposoto di Raikkonen, vedendo così vanificata l'eccellente terza piazza conquistata dal finnico in qualifica. La partenza è stata positiva per entrambi, pronti ad approfittare delle incertezze di Hamilton, anche se alla distanza è risultato impossibile avvicinarsi alle primissime posizioni occupate da Rosberg e Verstappen, nonostante un passo gara apparso competitivo. Di certo, si potrà discutere a lungo sulla scelta del muretto box di montare le Soft a Vettel nel finale di gara: rientrato ai box dopo aver allungato il proprio secondo stint su gomma Hard, il tedesco si è ritrovato così alle spalle del britannico, sul quale vantava un gap di circa 4" in precedenza. Vettel ha tentato di sfruttare la gomma gialla nei due giri successivi alla sosta, senza però mai riuscire a sferrare un serio tentativo d'attacco, e finendo quindi per arrendersi di fronte alla maggiore tenuta delle Hard di Hamilton. Peccato: ma, se non altro, oggi a Maranello il clima è un po' meno cupo dopo un fine settimana tutto sommato incoraggiante.

GLI ALTRI: VERSTAPPEN SOLIDO, RICCIARDO SPENTO. Gara da veterano per Max Verstappen, capace di cogliere il secondo posto finale dopo una prova attenta e senza sbavature. l'olandese oggi ha portato a casa il miglior risultato possibile, riuscendo nel finale a respingere l'attacco di Hamilton con un'abile manovra alla chicane che ha costretto il navigato campione del mondo ad allungare la propria staccata e finire lungo. Domenica difficile, invece, per Daniel Ricciardo: dopo il successo di Sepang, l'australiano non è mai riuscito ad entrare veramente in gara, pagando difficoltà di bilanciamento che ne hanno condizionato l'intero weekend. Alla fine per lui è arrivato un deludente sesto posto, ben lontano dai fasti della Malesia. Per il resto, positiva la prestazione delle due Force India, capaci di inserirsi nelle primissime posizioni durante le convulse fasi del via ed in grado di concludere con un doppio piazzamento che consente loro di aumentare il margine in classifica nei confronti della Williams, oggi a chiudere la top ten con Massa e Bottas. Punti sfumati invece per la Haas, con Grosjean undicesimo e Gutierrez ancora una volta pasticcione. Domenica sottotono, infine, per la McLaren, la quale puntava di certo a raccogliere un risultato migliore sulla pista di casa per la Honda.

Marco Privitera