Da Sepang a Suzuka: da uno dei circuiti più moderni e amati dei piloti, si passa ad un classico del calendario. Due tracciati tecnici, difficili, completi, dei veri capisaldi nel calendario del mondiale. La Malesia non ha sorriso alla Ferrari in termini di punti e risultati. L'ha fatto invece in termini di prestazione, visto che la Rossa ha impressionato in termini di passo gara su una pista che doveva essere secondo le speculazioni a vantaggio della Mercedes. Ad imbucarsi alla festa è stata invece la Red Bull, che dopo aver mostrato competitività e velocità a Monza, Singapore e Sepang (tre piste completamente diverse tra loro per carico e caratteristiche) guarda con fiducia anche all'appuntamento giapponese. 

Lo stesso per la Ferrari, che senza incidenti e inconvenienti può puntare ad una gara solida per poter finalmente siglare una vittoria che manca ormai da Budapest, prima della pausa estiva. "Sono fiducioso di poter vincere le ultime 5 gare, certo che credo ancora nel mondiale" continua a dichiararsi sicuro Sebastian Vettel, che continua: "Sono abbastanza sicuro che qui non dovremo più avere il tipo di problema di Sepang, è chiaro che dovremo dare il massimo, la classifica ci impone di fare più punti della Mercedes, e non importa come li otterremo. Ovviamente sarà tutto relativamente più semplice se riusciremo ad imporre il nostro ritmo e vincere più gare possibile, in questo caso le possibilità miglioreranno". Nel frattempo il tedesco può tirare un sospiro di sollievo legato all'ispezione del cambio utilizzato a Sepang che si temeva danneggiato nell'incomprensibile contatto con Stroll di fine gara; nessun danno per la componente, che verrà dunque utilizzata nelle prove libere del sabato mattina. 

Anche la Mercedes, dopo aver introdotto e rapidamente scartato un nuovo pacchetto aerodinamico a Sepang, tornerà a montare le novità della Malesia per approfittare ancor di più del vantaggio che il tracciato di Suzuka dovrebbe garantire alla vettura di Brackley, premiando la sua perfetta efficienza aerodinamica in particolare nel primo e terzo settore. Hamilton peraltro arriva in Giappone con la sua solita spavalderia dichiarando di "essere qui per vincere ogni gara, non mi interessa gestire il vantaggio ed arrivare secondo. Voglio vincere in modo convincente". A dispetto delle sue stesse parole, il pilota inglese ha però mostrato di sapersi accontentare eccome, arrivando secondo in Malesia e tenendosi lontano dai guai alla prima curva con Verstappen, a contrario di Vettel, incauto a Singapore. "Non voglio farmi illusioni, non è finita fino a quando non lo dice la matematica. E ci sono ancora tanti punti disponibili, inoltre la situazione può sempre cambiare rapidamente. Sono tanti anni che corro in Formula 1 e sono situazioni che ho già visto, anche se credo che siamo abbastanza forti da fare in modo che le cose vadano come devono andare". Dalla lezione del campionato 2007 ha probabilmente imparato qualcosa. 

Di tutto il lotto comunque è la Red Bull ad aver fatto registrare il salto in avanti più consistente nella seconda parte di stagione, un modus operandi a cui il team austriaco ci ha già abituato. Lo stesso Ricciardo, interpellato al riguardo, non ha una risposta chiara: "E' vero, negli ultimi anni abbiamo iniziato le stagioni con difficoltà per migliorare nel corso dell'anno. Credo che sia un segnale di quanto riusciamo a capire la macchina ed imparare dai dati che raccogliamo" aggiunge, "e spero che questo salto in avanti sia utile per avere una macchina vincente l'anno prossimo, altrimenti..." Lascia infatti trapelare quello che è circolato in questi giorni dopo le dichiarazioni di Helmut Marko, secondo cui Ricciardo sarebbe di fatto già sul mercato per il 2019. Il contratto dell'australiano scade infatti alla fine del prossimo anno, e i team maggiori potrebbero lottare per accaparrarselo. "Per ora posso solo dire che per il 2018 dovrei avere un sedile al 99,999%, ma ancora non ci sono piani oltre quella data". 

Domani si scende in pista per le prove libere con un tempo incerto che dovrebbe portare pioggia all'80% in FP1 (alle 3 del mattino in Italia) e al 90% in FP2 (ore 7). Asciutto invece è previsto per sabato e domenica, quindi turni di prove che rischiano di essere poco rappresentativi. Avremo sicuramente temperature più basse rispetto alla Malesia, che riporteranno senza dubbio in alto la competitività della Mercedes.  

Stefano De Nicolo'

 

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