Un successo che consente al britannico di ridurre a solo 12 lunghezze lo svantaggio in classifica dal leader Nico Rosberg, il quale anche oggi ha corso in difesa, badando a non prendere eccessivi rischi ed accontentandosi di un secondo posto che comunque vale oro. Al tedesco, infatti, basterà un terzo posto ad Abu Dhabi per conquistare il suo primo titolo mondiale in carriera, in un finale di stagione che lo ha visto nei panni del "ragioniere". La pioggia, incessante per tutta la gara, non è infatti riuscita a scalfire la supremazia del duo Mercedes, infastidita soltanto a tratti da uno straordinario Max Verstappen.

Il pilota olandese, insieme ad Hamilton, è stato infatti il vero protagonista della gara, cogliendo alla fine un terzo posto al termine di una rimonta esaltante, che lo ha visto recuperare ben tredici posizioni nelle battute conclusive. A rallentare la marcia delle due Red Bull ci ha pensato una scelta di gomme non azzeccata, visto che il team di Milton Keynes ha montato ai propri piloti la gomma intermedia quando le condizioni climatiche sono andate peggiorando. Ciò ha costretto Ricciardo e Verstappen ad una rimonta dalle retrovie, ma mentre l'australiano è stato rallentato da problemi alla visiera (giungendo soltanto ottavo), il giovane fenomeno si è letteralmente mangiato uno dopo l'altro tutti i propri avversari, superati con manovre ardite e spettacolari (chiedere a Vettel, Perez e allo stesso Ricciardo).

Gara difficile e pressoché anonima per la Ferrari: Vettel è giunto quinto al termine di una buona rimonta, causata da un testacoda nelle fasi iniziali al quale ha fatto seguito anche un problema al pit-stop. Kimi Raikkonen, invece, è stato protagonista di uno spettacolare quanto incruento incidente, quando la sua SF16-H si è intraversata in pieno rettilineo in seguito ad un'aquaplaning, venendo miracolosamente schivata da tutto il resto del gruppo. Un grosso rischio per il finlandese, il quale comunque ha convinto la Direzione Gara ad esporre la prima delle due bandiere rosse esposte nel corso dei 71 giri, buona parte dei quali si sono svolti alle spalle della Safety Car proprio per le difficili condizioni atmosferiche.

A farne le spese infatti, oltre allo stesso Raikkonen, sono stati anche Grosjean (addirittura nel giro di formazione), Ericsson e Massa, tutti finiti violentemente a muro nell'insidioso tratto dell'Arquibancada. Per il brasiliano, all'ultima gara in carriera davanti al proprio pubblico, è arrivata comunque l'ovazione da parte dei tifosi, insieme allo splendido gesto degli uomini Mercedes e Ferrari che sono usciti dal proprio box per applaudire il campione brasiliano.

Ma gli spunti da sottolineare non si esauriscono qui: Sergio Perez ha infatti colto uno splendido quarto posto al volante della Force India, vedendo sfumare il podio a soli tre passaggi dal termine in favore dello scatenato Verstappen. A punti anche Sainz (6°), Hulkenberg (7°) e soprattutto Nasr, il quale grazie al nono posto ha consentito alla Sauber di scavalcare la Manor in classifica Costruttori. Proprio la Manor con Ocon ha coltivato lungamente il sogno della top ten, ma il francese nulla ha potuto nei giri finali per contrastare il ritorno di Alonso e Bottas. Tra i ritirati anche Palmer (autore di un pericoloso tamponamento ai danni di Kvyat) e Gutierrez, al quale sono letteralmente saltati i nervi, visto che il messicano si è reso autore anche di un acceso diverbio davanti alle telecamere con il team principal Gunther Steiner.

Dopo quasi tre ore e mezza di emozioni, la Formula 1 si prepara così all'appuntamento finale di Abu Dhabi, con un titolo piloti da assegnare e 12 punti a separare i due contendenti allo scettro: ne vedremo delle belle.

Marco Privitera