Che fosse in lizza per il volante lasciato libero dall'australiano non ci credeva nemmeno lui, anche se ha atteso fino all'ultimo la mossa di Milton Keynes come da lui stesso rivelato nel corso della conferenza stampa dei piloti della giornata odierna: "C’è stato un periodo in cui non sapevo dove sarei andato. Ho valutato le mie opzioni e con la McLaren ero in contatto negli anni scorsi: dovevo solo aspettare di capire cosa sarebbe successo in Red Bull prima di decidere definitivamente. Devo molto alla Renault, ma aprirò un nuovo capitolo e non vedo l’ora".

Nel corso della chiacchierata con i giornalisti, il 23enne spagnolo non ha lesinato parole al miele per il suo ormai ex team, sottolineando orgogliosamente come quella della McLaren non sia affatto una soluzione di ripiego: "Sto lasciando la famiglia Red Bull in un ottimo modo, gli devo molto per la mia carriera in Formula 1. Grazie a loro vado dalla McLaren, aprendo un nuovo capitolo della mia carriera. Sarà il mio primo contratto biennale con una squadra, e non vedo l'ora. Deluso? È impossibile rimanere delusi quando si lascia una squadra per andare alla McLaren. È uno di quei sogni che ho avuto da bambino, è impossibile essere infelici. Ho fatto parte della famiglia Red Bull per molto tempo e ho sempre detto che la Red Bull era uno dei miei obiettivi principali. Ma come pilota da corsa, la famiglia McLaren ti spinge molto, ed è impossibile rimanere delusi da questo."

Riguardo alla mancanza di motivazioni che avrebbero spinto Alonso al ritiro della Formula 1, Sainz è decisamente schietto e deciso sulla questione: "Sicuramente le mie motivazioni sono molto diverse da quelle di Fernando. Forse la Formula 1 è un po’ prevedibile, ma molto più affascinante di altri sport".

Vincenzo Buonpane