La prima giornata di prove libere sul tracciato di Sakhir dipinge un quadro delle forze in campo, specie ai piani alti della graduatoria, molto simile a quanto si era visto durante i test invernali a Barcellona, con le Ferrari davanti a tutti, in modo particolare alle AMG Mercedes, che pagano quel famoso "mezzo secondo al giro".

Le alte temperature registrate nella sessione pomeridiana (che, ricordiamo, in Bahrain costituisce la prima sessione) hanno fatto sì che nel primo quarto d'ora l'attività in pista fosse del tutto latitante: come noto, a Sakhir lo smaltimento del calore è uno dei parametri fondamentali per assicurarsi una buona prestazione.

Come prevedibile, la maggiore attività si è concentrata nelle seconde prove, con condizioni più simili a quelle che verranno affrontate durante le qualifiche e la gara. Quasi tutti i tempi migliori delle sessioni sono stati ottenuti con gomma morbida e, in generale, si è vista un'alternanza tra il composto soft e quello medio, ma c'è stato spazio anche al rodaggio dei set di gomme dure (ad esempio Gasly durante le FP1) e c'è chi, come Russell, ha provato tutti i tipi di mescola portati dalla Pirelli.

Nella prima sessione i ferraristi hanno fatto il vuoto, mettendosi alle spalle il duo AMG Mercedes e il duo della Red Bull - Honda, imponendo dei distacchi consistenti alla concorrenza diretta; nella seconda sessione di prove la forbice tra le Rosse di Maranello e le Frecce d'Argento è stata sempre ampia, anche se ridotta rispetto alla mattinata. Per quanto riguarda la Red Bull, se la scuderia di Milton Keynes durante le FP1 è rimasta a ruota del duo AMG Mercedes, nelle FP2 è scivolata indietro, esibendo la prova lampante di come la vettura sia performante nelle mani di Verstappen, ma non in quelle di Gasly.

A centro gruppo la situazione è fluida, con l'acuto del quinto posto nelle FP2 per la Renault di Hulkenberg e la Toro Rosso - Honda di Kvyat consistentemente nei primi dieci. In casa Alfa Romeo, dopo i buoni risultati riscontrati in mattinata, si segnala una perdita nel circuito dell'acqua, che ha azzoppato i programmi della scuderia del Biscione.

Come abbiamo già avuto modo di vedere in Australia, le Williams occupano le ultime posizioni con un gap piuttosto marcato nei confronti dei rivali più diretti, anche se proporzionalmente ridotto rispetto a due settimane fa: nel pomeriggio è stato reso noto il ritorno di Patrick Head in veste di consulente, anche se la scelta di riportare in organico una personalità che ha fatto la storia della scuderia, vent'anni fa, può apparire discutibile.

I segnali di una ripresa da parte della Ferrari ci sono tutti, ma la AMG Mercedes sembra essere sorniona alle spalle del duo di Maranello: vedremo domani, tra FP3 e qualifiche, se si tratta solo di un'impressione o, come dice la pubblicità, di una "solida realtà" rossa.

Luca Colombo