Red Bull - La prima sessione di libere si è aperta subito con dei guai in casa Red Bull: Max Verstappen nel corso del suo out lap ha dovuto spegnere la sua RB14 per un problema al sistema elettrico. Danno irreparabile nell'ora di tempo residua. Una piccola macchia in un venerdì iniziato alla grande per il team austriaco, che ha visto l'altro suo pilota, Daniel Ricciardo, far segnare il miglior tempo assoluto. Seppur, questo va detto, avendo ottenuto il suo crono in una situazione di pista altamente gommata e quindi performante. L'australiano, che già dalla conferenza stampa di ieri si era detto ottimista per questo week end di gara non ha fatto altro che confermare queste sue prime impressioni. Pienamente consci del fatto che i risultati del venerdì lasciano sempre il tempo che trovano, non possiamo però dire che, almeno fin ora, la Red Bull sembrerebbe una vettura in grado di dire la sua in Bahrain. Ovviamente, in attesa che dai box di Ferrari e Mercedes aumentino la "cavalleria" per le sessioni che contano.

Mercedes - La scuderia campione del mondo è rimasta molto low profile, pienamente consapevole delle proprie potenzialità il team tedesco si è concentrata anche a simulare un breve stint di simulazione passo gara nel finale con Lewis Hamilton. Un ottimo risultato, almeno per il morale, quello ottenuto da Valtteri Bottas. Il finlandese, chiamato al riscatto dopo il week end di Melbourne ha subito spinto la sua W09 al secondo posto, pagando tre decimi da Ricciardo. Le Frecce d'Argento sono sempre le favorite per la pole position di domani, ma sicuramente la concorrenza non manca, come si è visto già da questa prima sessione di prove.

Ferrari - Oltre alla Red Bull, che per ora ha potuto schierare un solo alfiere, ci saranno anche le due Rosse di Maranello a lottare con Mercedes. Le SF71-H di Raikkonen e Vettel si sono piazzate rispettivamente al terzo e quarto posto. Dunque a sandwich tra le W09. Kimi Raikkonen ha iniziato il suo fine settimana recitando lo stesso copione australiano, riuscendo a tenersi dietro il suo compagno di squadra, seppur di pochi millesimi. A inizio turno i ferraristi hanno girato entrambi con gomme Medium per capire come intervenire sul Setup, per passare poi alle Soft, mostrando di essere vicine alle prestazioni delle Mercedes. Negli ultimi minuti del turno Raikkonen ha anche lavorato sul passo gara con gomme Soft, girando con costanza sull'1'35", tempi molto interessanti in ottica gran premio.

Haas - Il team americano si è confermato molto competitivo anche qui a Sakhir, con Romain Grosjean quinto e Kevin Magnussen nono, rimarcando la bontà del progetto 2018 che in Australia poteva cogliere un risultato importantissimo.

Tutti gli altri - Torna a dare buoni segnali la Toro Rosso con Pierre Gasly, settimo tempo per lui, mentre Brendon Hartley non si è spinto oltre la sedicesima piazza. La top 10 è completata dalle due Renault di Carlos Sainz jr. e Niko Hulkenberg, con lo spagnolo più veloce del compagno di squadra, rispettivamente ottavo e decimo. Chi non è riuscito a portare la propria vettura nei primi dieci per poco più di un decimo è stato Fernando Alonso. Lo spagnolo era chiamato a confermare la prestazione dell'Albert Park, dove aveva condotto la sua MCL33 in zona punti.

Leclerc - Tra le due monoposto color papaja ecco la grande sorpresa del turno: l'Alfa Romeo Sauber C37 di Charles Leclerc. Il monegasco ha sfruttato benissimo un set di gomme Supersoft per issarsi in dodicesima posizione, davanti alle due Williams e le due Force India. Il monegasco ha anche annichilito il compagno di squadra Marcus Ericsson, diciassettesimo a 3 decimi dal campione in carica di Formula 2.

Alessandro Gazzoni