La partenza sarà come sempre un punto cruciale della gara: dallo start alla prima staccata, ci sono ben 431 metri, che possono consentire il sorpasso. La prima curva è abbastanza insidiosa,come dimostrano le passate edizioni nelle quali non sono mancati i contatti al via, come quello fra Bottas e Hamilton nel 2016, che costrinse il campione anglo-caraibico ad una rimonta dal fondo dello schieramento.

Oltre alla partenza, il circuito di Sahkir presenta ben quattro rettilinei con i relativi punti di sorpasso. Le zone DRS sono due, oltre al rettilineo principale, l'altra zona dove si potrà usare l'ala mobile è il rettilineo fra curva 10-11. In questi punti conterà molto avere una buona velocità di punta: in qualifica la Ferrari di Raikkonen era la più veloce con i suoi 327 Km/h, seguita da vicino dalla Mercedes, con la Red Bull decisamente più attardata con 7 km di differenza.

Sarà quindi, probabilmente, una gara con molti più sorpassi  rispetto alla prima gara inaugurale a Melbourne anche perchè nel 2017 ci furono 48 sorpassi, di cui 18 usando il DRS mentre nel 2016 la gara fu ricchissima di sorpassi con ben 152 di cui 52 con il DRS. Altro dato che fa pensare ad una gara con molti sorpassi è il  delta di vantaggio che deve avere il pilota che insegue per sopravanzare il suo diretto rivale: questo dato calcolato dai team si attesta sugli otto decimi ed è nettamente inferiore rispetto al secondo e sei decimi che erano necessari sul circuito del Albert Park. Chi non avrà il ritmo per sorpassare in pista, non potrà stare troppo vicino alla macchina che precede se non vorrà surriscaldare la power unit e il sistema frenante messo molto sotto sforzo nelle staccate in fondo ai rettilinei. Attenzione anche ai consumi, che sono molto elevati in Bahrain.

Capitolo fondamentale della gara sarà quello dedicato alle strategie, con tutti i team che dovrebbero adottare quella a due soste, anche se la strategia ad una sola sosta non sembra essere stata abbandonata proprio da tutti. Il maggiore indiziato alla strategia ad una solo pit è Lewis Hamilton, che si è qualificato nella Q3 con la gomma soft a differenza di tutti gli altri top driver, che hanno passato il taglio con la gomma rossa. Ma non è il solo Lewis a pensare alla strategia ad un solo pit,infatti molti team hanno provato la gomma medium nella giornata di venerdì.

C'è una remota di possibilità di effettuare l'unica sosta anche per chi partirà con la gomma supersoft, ma bisognerà avere un degrado della gomma rossa inferiore al decimo al giro. Guardando i dati del venerdì possiamo riportarvi quanto degrado hanno riportato i vari top driver:

  • Bottas 0.167
  • Ricciardo 0.179
  • Verstappen 0.027
  • Hamilton 0.002
  • Raikkonen 0.154

Bisogna considerare, però, che Hamilton non avuto uno stint regolare, quindi il suo dato è un po' falsato. Sorprende quello di Verstappen anche se il suo run è di circa dieci giri più corto rispetto a quello di Bottas, ma in linea con quello di Ricciardo il quale ha avuto un degrado più marcato della gomma: differenze dovute ad una gestione diversa della gomma nella primissima fase di run. Se analizziamo il primo giro sia del run di Ricciardo che di quello di Verstappen, notiamo una differenza a favore dell'australiano di quasi nove decimi (+0.886). Differenza analoga fra Bottas e Hamilton, con Lewis che è molto più gentile sulla gomma nel primo giro, perdendo solo in quel passaggio ben 0.925 dal suo team mate. Questo a dimostrazione del fatto che chi spinge troppo nel primo giro poi paga con un degrado maggiore durante il run.

I piloti che faranno una sola sosta guadagneranno circa 24 secondi, cioè il tempo per effettuare un pit stop e rientrare in pista. Naturalmente la gomma medium è una gomma che sarà più lenta rispetto alla gomma gialla e alla gomma rossa. Il delta fra la gomma supersoft e soft si attesta intorno ai tre decimi sul passo gara, quello fra la gomma gialla e la bianca circa 1. Questo fa si che la strategia ad due soste può dare qualche secondo di vantaggio rispetto a quella ad una sola sosta, senza considerare il fattore traffico che potrebbe premiare la strategia ad una sola sosta.

Chi sceglierà la strada del unica sosta allungherà il primo stint rispetto a quelli che andranno sulla due soste e questo potrebbe aprire ad alcuni scenari importanti nel caso in cui entrasse la safety car nella fase in cui i team che fanno due soste hanno già effettuato il pit e quelli che vanno su una singola sosta ancora no, dando un vantaggio importante a questi ultimi, che perderebbero solo 12 secondi per effettuare la sosta rispetto ai 24 standard.

La Ferrari avendo monopolizzato la prima fila può gestire nel migliore dei modi la gara, coprendo con due punte eventuali attacchi soprattutto del duo Mercedes, che con Bottas proverà a passare subito uno dei due rossi al via, e con un Hamilton che vorrà in fretta ritornare la davanti. Si può cercare di pronosticare che se Bottas sarà vicino nella prima fase di gara ad una delle due rosse potrebbe tentare subito l'undercut, scartando la strategia ad una sola sosta e costringendo a reagire in marcatura la rossa interessata.

Come detto prima, la strategia ad una sosta è un po' il plain b di tutti i team. Il piano A è quello della strategia a due soste con un run con gomma supersoft e uno con gomma soft. Anche per questa strategia ci può essere una diversificazione fra i team, con quelli che potrebbero preferire la supersoft nel secondo run e quelli che vorranno usare la gomma rossa nel finale di gara, dove con pista più gommata può dare il meglio di se.

Chi proverà un undercut nei confronti del rivale potrebbe montare al primo pitstop la gomma rossa, la quale appena montata garantisce un vantaggio notevole rispetto alla gomma supersoft usata. Scegliendo la gomma supersoft per il secondo stint, si può anticipare ancora anche il secondo pit, provando un'altra volta un undercut. Chi sceglierà la gomma soft, nel secondo stint potrà allungare il run cercando di sfruttare una safety car nel momento cruciale della seconda sosta, risparmiando secondi preziosi al pit stop.

Nella classifica dei tempi di esecuzione dei pitstop, dopo la prima prova in Australia, la Redbulll comanda la classifica avendo effettuato due pit stop molto veloci. Insegue la Ferrari, da rivedere la Mercedes con tempi abbastanza alti.

TEMPI MEDI PIT STOP

  • REDBULL 2.15s
  • FERRARI 2,39s
  • MERCEDES 3,03s

Attenzione al pit stop della Ferrari, che al venerdì ha avuto un problema con l'anteriore sinistra nella simulazione di Raikkonen, che ha costretto il pilota finlandese a terminare in anticipo la propria sessione di libere e non potendo terminare la simulazione passo gara. Analizzando i passi gara del venerdì, come si può vedere tutti i top team sono vicini fra loro, con Redbull più veloce di tutti, ma con meno giri nei run rispetto alla diretta concorrenza. Ferrari molto buona nel primo stint sia con Raikkonen che ha avuto un primo run un po' travagliato, sia  con Vettel che con gomma soft era molto vicino alla Mercedes con gomma supersoft. Da tenere d'occhio il degrado della soft di Vettel che fa un time attack di 1:34.7 per poi salire velocemente sul 35 alto. Il discorso fatto il precedenza per la gomma supersoft, vale anche per la gomma soft. La Ferrari è stata l'unico top team ha fare un "compare" fra gomma supersoft e soft, con un delta di prestazioni di circa tre decimi, ma con un degrado simile fra le due mescole.

Mercedes di pochissimo più indietro: nel secondo stint i campioni del mondo in carica hanno provato la gomma medium con Hamilton e per pochi giri la gomma gialla di con Bottas. Non male il ritmo di Hamilton con gomma bianca, come si può vedere nella tabella dei relativi passi gara, che gira praticamente sui tempi di Verstappen con gomma soft.

Sorprende e molto la prestazione di Alonso, a differenza di una qualifica a dir poco imbarazzante: nel primo stint con gomma gialla vola a differenza di Vandoorne che fatica e non poco con la gomma rossa. Nel secondo stint il belga  si avvicina alla prestazione dello spagnolo, dimostrando che forse la scuderia di Woking non digerisce bene la gomma soft. Haas un po' staccata dalla Mclaren sia nel primo che nel secondo stint di gara, ma la vattura america vista in qualifica fa ben sperare in previsione gara.

Per la Toro Rosso,oltre ad una qualifica da urlo grazie a Gasly che partirà in quinta piazza, c'è una buona simulazione di gara al venerdì,con il francese che nel primo stint gira sui tempi della Haas con gomma a mescola supersoft e nel secondo stint con gomma gialla addirittura non è lontana dalla Redbull: molto probabilmente per carichi di benzina differenti, ma potrebbero lottare per essere la quarta forza in pista.

La Renault ad un decimo in simulazione gara dalla Haas nel primo stint con gomma supersoft, un po' meno brillante nel secondo stint quando i due piloti hanno provato la gomma soft e la gomma medium, con un delta prestazionale di circa otto decimi fra di loro. Insegue la Renault sul passo gara la Force India, che può lottare per la zona punti, dato che i due team sono vicinissimi sia con gomma supersoft, che con gomma soft.

La Sauber prova ad non essere più l'ultima forza del mondiale, con un Leclerc in palla al venerdì e che nel primo run era davanti ad Ericsson con una mescola di svantaggio mentre è fanalino di coda la Williams: Sirotkin, sia nel primo che nel secondo run,  è il pilota più lento del lotto, prendendo dal suo compagno di box tre decimi al giro.

Insomma ci sono tutti gli ingredienti per vivere un bellissimo Gp del Bahrain, seconda prova del mondiale di formula1 2018.

Francesco Magaddino