Una sessione caratterizzata da un numero infinito di testacoda, uscite di pista ed escursioni di varia natura. Ma anche da una conferma: quella che Lewis Hamilton a Spielberg è partito realmente con il piede giusto. Dopo le polemiche scaturite dal "fattaccio" di Baku ed il successivo chiarimento con Sebastian Vettel, il pilota della Mercedes si è concentrato solo sulla pista, abbassando in entrambe le sessioni il record della pista, da egli stesso detenuto grazie alla pole dello scorso anno. Il tempo ottenuto oggi rappresenta infatti un incremento di quasi un secondo rispetto alla migliore prestazione del 2016, e non è detto che la barriera dell'1:05 non possa essere ritoccata domani in qualifica.

I rivali comunque non sono rimasti a guardare, anche se il solo Sebastian Vettel è sembrato per il momento in grado di potersi inserire tra le due Mercedes: il ferrarista ha ridotto il gap rispetto al mattino, mentre Kimi Raikkonen ha accusato un pesante gap di oltre sei decimi dalla vetta, venendo sopravanzato persino dalle due Red Bull di Verstappen e Ricciardo. Anche Valtteri Bottas è sembrato particolarmente in forma, pur avendo dovuto gettare alle ortiche il proprio giro veloce a causa di un errore nel T3. 

Alle spalle dei tre top team (vista la relativa vicinanza delle due Red Bull a Mercedes e Ferrari) il vuoto: Magnussen ha ottenuto un'ottima settima piazza a oltre 1" da Hamilton, precedendo Alonso, Hulkenberg e Grosjean. Caccia aperta dunque al ruolo di quarta forza su questa pista, con Force India, Williams e Toro Rosso al momento in difficoltà, mentre la Haas e anche la McLaren ha messo in mostra delle buone prestazioni.

L'appuntamento è ora per la giornata di domani, con le prove libere in programma alle 11:00 e la caccia alla pole position che scatterà alle 14: la sfida è lanciata.

Da Spielberg - Marco Privitera

fp2 spielberg

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