Lewis Hamilton ha conquistato la prima pole position dell’anno, riprendendo il filo del discorso interrotto ad Abu Dhabi lo scorso novembre. Il britannico nel Q3 ha ottenuto la prima posizione con un secondo tentativo perfetto, dopo l’errore in curva uno del giro precedente. Dietro di lui la lotta in questa prima qualifica stagionale è stata molto accesa e si sono già registrate le prime sorprese della stagione.

In realtà, già il distacco inflitto da Hamilton al terzo classificato, Sebastian Vettel, è di per sè una sorpresa: sette decimi di differenza tra i due sono veramente tanti, soprattutto dopo i test invernali e i risultati della FP3, dove il distacco era solo di due decimi. Se, inoltre, prendiamo in considerazione Charles Leclerc, quinto alla fine delle qualifiche, il distacco sale a quasi un secondo; nessuno ci avrebbe mai creduto alla vigilia. In sostanza: non è una sorpresa la prima fila tutta Mercedes, ma è importante sottolineare la differenza fatta sugli avversari sul giro secco!

Tra le sorprese positive della qualifica australiana, è da segnalare l’ottima prestazione delle due Haas. Romain Grosjean si è piazzato sesto, a quattro decimi da Leclerc, davanti al teammate Magnussen. Il team americano si candida così a contendere alla Renault (apparsa oggi in affanno) la quarta posizione tra i Costruttori. Unica nota negativa di giornata: molto probabilmente il danese sarà penalizzato per un unsafe release commesso nell’uscita dai box durante il Q2. La prestazione comunque c’è, e i due piloti potranno sicuramente dire la loro sulla pista di Melbourne.

Si è trattato di una qualifica a due facce, invece, in casa Red Bull; da una parte è da sottolineare l’ottima prestazione di Verstappen, dall’altra la delusione di Gasly. La vettura, nonostante l’ottimismo sbandierato durante l’inverno, evidenzia ancora qualche difficoltà rispetto a Ferrari e Mercedes, ma Max è riuscito nel mezzo miracolo di posizionarsi quarto tra le due Rosse. Il francese, invece, è uscito già nel Q1; dopo un primo tentativo non ottimale, nel finale è rimasto bloccato dalla bandiera gialla causata dalla toccata al muro di Robert Kubica, che non gli ha permesso di migliorarsi, restando così fermo in diciassettesima posizione. Rispetto all’anno scorso, la vettura gemella della Toro Rosso ha invece mantenuto il livello standard, con Albon tredicesimo e il rientrante Kvyat quindicesimo.

Buona qualifica per l’Alfa Romeo Racing; Kimi Raikkonen è infatti riuscito a entrare nel Q3, piazzandosi in nona posizione davanti a Sergio Perez. Antonio Giovinazzi, invece, dopo un ottimo Q1 non è riuscito a ripetersi nella sessione successiva, anche a causa del traffico nel giro di lancio, fermandosi al quattordicesimo posto. Il pugliese si è comunque detto sicuro di poter fare bene domani in gara. La Racing Point, invece, ha sorpreso eliminando dal Q3 entrambe le Renault con un ottimo Sergio Perez; delude invece con la stessa vettura Lance Stroll, che non riesce a fare meglio della sedicesima piazza.

Per trovare la sorpresa maggiore della qualifica, dobbiamo portarci in ottava posizione: il debuttante Lando Norris, con la McLaren, è riuscito veramente ad estrarre il meglio dalla sua vettura, e a stare davanti a due veterani come Raikkonen e Perez. Il giovane inglese aveva già mostrato tutta la sua velocità lo scorso anno in F2, e oggi ha dimostrato di avere le carte in regola per lottare con i grandi. Male invece il suo più esperto teammate Sainz, eliminato già nel Q1, anche lui bloccato dalla gialla provocata da Kubica.

Sorpresa negativa sicuramente la Renault: entrambe le vetture di Enstone sono state eliminate dal Q3, con Hulkenberg undicesimo davanti al teammate Ricciardo. “Non siamo ancora a un buon livello, vediamo domani di raccogliere qualche punto” - ha detto alla fine un deluso padrone di casa. Nico Hulkenberg, inoltre, ha dovuto interrompere l’ultimo tentativo per problemi al motore: non certo un bel segnale per il team anglo-francese.

Infine, ma non è sicuramente una sorpresa, molto male le Williams; i britannici sono in ultima fila, confermando tutti i problemi messi in mostra nei test invernali. Kubica ha toccato il muro in uscita da curva 10, e si è detto sorpreso dalla variazione di comportamento della vettura, che improvvisamente ha trovato il grip mancante fino a quel momento.  Il distacco dagli altri team è comunque molto elevato, e non si vede (almeno al momento) la luce in fondo al tunnel.

Vedremo domani in gara se le prestazioni odierne verranno confermate, o se assisteremo ad un GP pieno di altre sorprese, come spesso accade in Australia!

Nicola Saglia