Un GP d'Australia caotico consegna a Lewis Hamilton il primo podio stagionale del team Mercedes: un secondo posto inatteso. Sfortunato George Russell, strategia penalizzante e ritiro dopo un guasto alla power unit.

Il passo c'è...

Gara a due facce per le frecce d'argento, che però possono trarre spunti positivi in vista del proseguimento della stagione. Entrambi i piloti hanno avuto un buon passo gara che li ha visti lottare con Ferrari e Aston Martin. Come riportato da Toto Wolff e Andrew Shovlin, direttore tecnico di pista, ciò è dovuto dal setup della vettura più che a sviluppi. La perfetta gestione gomme e l’aver spinto soltanto quando Alonso si avvicinava, hanno permesso al sette volte campione del mondo di mantenere salda la sua seconda posizione. Non a caso Hamilton è stato più lento di Sainz e Alonso, registrando una media di 1:22.008.

Queste le sue parole dopo il gran premio: "Ottenere un podio oggi è fantastico; sicuramente non mi aspettavo di essere secondo questo fine settimana, quindi sono molto grato. Considerando che siamo in calo di prestazioni, lottare con le Aston Martin è straordinario per noi a questo punto della stagione. Dobbiamo solo continuare a lottare."

In casa Mercedes si è consapevoli che c'è tanto lavoro da fare, ma colmare il divario non sarà più impossibile come si pensava in Bahrain. L'analisi dei dati e la conoscenza continua della vettura aiuterà ad apportare i pacchetti di aggiornamento e sarà la chiave per sfidare più spesso i leader. Sarà anche una macchina da buttare, ma loro sono il team (con Red Bull) che porta miglioramenti più di qualità nel corso della stagione, facendo crescere le aspettative.

...La fortuna manca

A volte sembra quasi che la sfortuna ti perseguiti. L'unico rimedio, in questi casi, è starsene seduti ad aspettare che passi, nella convinzione che prima o poi la sfortuna si dimentichi di te.

Probabilmente si è sentito così George Russell nei due momenti chiave della sua breve gara. Il pit stop anticipato, considerato il regime di safety car sarebbe potuto essere un vantaggio, se non ci fosse stata la bandiera rossa, che ha effettivamente reso vana la sua sosta ai box. Infine, primo campanello d'allarme per Mercedes: il guasto alla power unit che ha messo fine alla sua gara al giro 17 deve ovviamente essere al centro dell'attenzione per capire se sia stato solo un caso o potrebbe ripetersi. Preoccupazione anche per i team clienti?

Russell ha dichiarato: "Mi sono sentito a mio agio e forte in macchina in tutti e tre i giorni. Non vedo perché oggi non avremmo potuto lottare per la vittoria, quindi è una delusione. Non appena ho superato la curva 10, ad alta velocità, ho sentito qualcosa che andava via. Tre curve dopo, ero fermo." Così George Russell commenta la sua breve gara, e aggiunge: "Abbiamo ancora molto lavoro da fare per raggiungere la Red Bull, ma possiamo trarre degli aspetti positivi da questo fine settimana. Ogni volta che siamo scesi in pista, non avremmo potuto fare di più. Abbiamo ottimizzato tutto e sono orgoglioso del lavoro svolto".

Quando non è la tua giornata, non è la tua giornata.

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Una lunga pausa attende i team che lasciano l’Australia consapevoli dei progressi fatti, consapevoli del risultato attribuibile più alla gestione dei piloti. Ora Mercedes dovrà analizzare e produrre gli aggiornamenti previsti a partire dal prossimo gran premio che si terrà a Baku. Inoltre dovrà eliminare il problema di affidabilità patito. E per una scuderia che ha fatto del motore affidabile il marchio di fabbrica, è decisamente una gatta da pelare.

Anna Botton