Non è stato un venerdì da sogno quello che ha aperto la stagione 2017 in casa Ferrari. Dopo l'entusiasmo venuto fuori dai test di Barcellona, nelle prime due libere di Melbourne Sebastian Vettel ha pagato circa mezzo secondo dalla Mercedes numero 44 del vice-campione iridato. Va detto che la SF70 H ha avuto un paio di problemi tecnici in FP1: il primo di natura elettrica al sistema MGU-K, il secondo al meccanismo del DRS, l'ala mobile che si apre in rettilineo.

Oltre a questi problemi è emerso che in Australia l'assetto della Rossa non era perfettamente in grado di mettere Vettel a proprio agio. Il set-up è stato poi rivisto nella free practice 2, ma c'è ancora molto lavoro da fare per riuscire ad avvicinare la W08. Mezzo secondo in Formula 1 può essere un'eternità, soprattutto se lo si accusa alla prima uscita ufficiale. Gli ingegneri del Cavallino però sono convinti di riuscire a migliorare sensibilmente la performance della monoposto.

Il cronometro, a parità di mescola con Mercedes, non è stato clemente con la Ferrari, ma sorge il dubbio che sia stata simulata la possibilità di azzardare una strategia di qualifica alternativa: superare la Q2 con la supersoft. Un'alternativa può essere anche che tra gli uomini del Cavallino sia stata ipotizzata una strategia a due soste, con un primo pit-stop molto anticipato. Da qui la necessità di valutare il comportamento della vettura con molto carburante e gomma “rossa”.

È giusto anche sottolineare le parole di Sebastian Vettel. Il tedesco al termine delle libere 2 si è detto poco soddisfatto del bilanciamento della sua "Gina": "Non posso soffermarmi soltanto sul tempo. Nei test siamo andati piuttosto bene, siamo andati forte e abbiamo fatto ottimi tempi, ma qui è un'altra storia. Nel complesso non sono contento del bilanciamento della monoposto perché non è ancora quello che voglio. Dunque sappiamo che possiamo fare meglio. Non ho ancora visto molto riguardo i tempi fatti dagli avversari, non è giusto parlarne. Come detto sicuramente il bilanciamento della monoposto non è ancora quello ideale, dunque possiamo fare ancora dei passi avanti, c'è parecchio lavoro da fare ma siamo sempre stati realisti. Vedremo come andremo domani quando tutti mostreranno il loro vero potenziale. Oggi è difficile parlarne. Però non importa per noi".

Kimi Raikkonen ha concluso la giornata con il quarto tempo nelle FP2: "Possiamo essere contenti, nel complesso la giornata non è andata male. Abbiamo imparato molte cose e ora sappiamo in quali aree migliorare. Quanto alla prestazione, non si possono fare paragoni con i test invernali, anche perché questa è una pista un po’ anomala e non dà un quadro preciso della situazione”.

Ora non ci resta che attendere la FP3, dove verranno simulate le condizioni di qualifica con auto scariche di benzina. La Mercedes ha dimostrato come si sia nascosta durante tutti i test per poi uscire allo scoperto in Australia. La speranza in casa Ferrari è di riuscire a ribaltare quella inappellabile sentenza che per l'ennesima volta, quando il semaforo della pit lane è diventato verde, ha visto davanti a tutti la Mercedes di Lewis Hamilton.

Alessandro Gazzoni

 

 

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