L'altra novità riguarda l'aggiunta del terzo profilo della T-Wing, ormai diventata un triplano (il rischio è quello di vedere sempre più un proliferare di ali in questa zona): oltre alle due ali, raccordate più armoniosamente senza spigoli vivi, è stato aggiunto il terzo elemento, più piccolo e a “V”, in modo da creare un'ulteriore soffiaggio.

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Nuovi gli scarichi della valvola wastegate, appiattiti ed incurvati per ottenere un doppio vantaggio: quello di aggirare il braccio superiore della sospensione, evitando di disturbare i flussi, e di restringere la zona dove viene inserita la T-Wing con indubbio vantaggio aerodinamico.

Red Bull
Sembra sempre la monoposto più semplice del lotto, nonostante si inizino ad intravedere le prime interessanti novità. Tra di esse i nuovi bargeboard con profilo a scalini che presentano diverse soffiature, per migliorare e separare il flusso che si muove intorno alla parte centrale della vettura da quello che è destinato al raffreddamento della power unit. Diversi anche i deflettori verticali, i quali nella parte sopra all'ingresso delle pance laterali presentano una curiosa forma triangolare per non far staccare la vena dei flussi che raggiunge il cofano motore.

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Ferrari
È senza dubbio il team più prolifico e che ha portato numerose novità. Innanzitutto il musetto che presenta l’S-Duct, ma la peculiarità è che i condotti al suo interno, i quali partono dalle feritoie poste in basso, vengono incrociati fino ad espellere i flussi laminari sopra la carrozzeria.

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Altra novità riguarda gli specchietti retrovisori: in particolare il supporto curvilineo è privo del doppio elemento che serviva per creare un soffiaggio.
Anche la pinna posta vicino al cockpit, e prima delle pance, è stata rivista nella sua forma ed inclinazione per indirizzare e portare più aria nelle masse radianti.
A proposito di pance laterali, a Melbourne si è potuto notare che il dispositivo antintrusione superiore è inglobato nel convogliatore di flusso che indirizza e separa i flussi prima della bocca dei radiatori.
Nuovo anche il cofano motore, più lungo e alto, che ingloba in parte anche i bracci superiori delle sospensioni.
Grande ricerca e sviluppo per quanto concerne l'estrattore, con un continuo proliferare di flap ed alette per indirizzare e massimizzare l'effetto del fondo piatto, senza subire il disturbo delle turbolenze generate dal rotolamento degli pneumatici posteriori.

McLaren
Se la power unit Honda è deficitaria, di certo non si può dire altrettanto della capacità del team di introdurre novità: a cominciare dai nuovi bargeboard, senza dubbio i più grandi tra le varie vetture, con un nuovo elemento sagomato che arriva fino all'altezza complessiva della scocca, mentre anche nel profilo inferiore viene raddoppiato il flap.
Modificati anche i flap sulle pance laterali per indirizzare meglio i flussi in questa zona.
È stato introdotto anche un nuovo monkey seat (il quale presenta una soffiatura), direttamente collegato al pilone del DRS, in modo da sfruttare l'aria calda prodotta dallo scarico e generare più carico.

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Su tutta la vettura sono apparse nella prima giornata le rastrelliere con i tubi di Pitot per misurare e confermare i dati scaturiti dalla galleria del vento.

Sauber
Non potendo contare sullo sviluppo della power unit Ferrari del 2016, la scuderia elvetica si è concentrata sulla veste aerodinamica introducendo nuovi upgrade.
Si comincia dai nuovi piloni di sostegno dell'alettone anteriore più lunghi, simili a quelli Renault, per meglio convogliare e separare i flussi tra la zona del sotto vettura e tra la scocca e gli pneumatici: ad aiutare il compito ci pensano anche i nuovi flap montati sull'alettone stesso riducendo, al contempo, la resistenza aerodinamica.
Anche sulla C36 viene introdotta la T-Wing sulla pinna di squalo, mentre sul fondo piatto, nella zona davanti agli pneumatici posteri, sono stati introdotti ben undici tagli per sigillare questa zona al suolo.

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Michele Montesano

 

 

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