Le...spintarelle inflitte dal pilota Red Bull ai danni del rivale durante le operazioni di peso sono "costate" a quest'ultimo due giornate di servizi sociali che dovrà svolgere presso la FIA, anche se l'amaro in bocca per la vittoria sfumata non potrà di certo essere inghiottito a cuor leggero. "Ormai non si può cambiare il risultato - ha affermato Verstappen - e anche se sono passate due settimane rimane un episodio difficile da digerire. E' sempre un peccato fare un incidente con un doppiato, ma ormai è andata così. Se avrei potuto comportarmi in maniera diversa? No, perchè dal mio punto di vista stavo in quel momento gestendo le gomme dopo aver passato Lewis. La Force India è stata quest'anno mediamente più lenta di noi di circa 1"-1"5 al giro e anche se per due giri lui poteva sfruttare un set di gomme fresche, per il resto della gara io sarei stato nuovamente più veloce. Quindi sarebbe stato molto meglio restare alle mie spalle e seguirmi. Purtroppo in questo caso non è andata così".

Seduto dall'altra parte del tavolo della press conference, Esteban Ocon ha cercato di fornire la propria versione di una manovra apparsa ai più incomprensibile: "Non è stata sicuramente una cosa positiva quella di rimanere coinvolti in un contatto con il leader della gara. Non è una cosa bella da vedere e mi dispiace per Max. Lui ha fatto un fantastico lavoro durante il week-end, ma io in quel momento ero reduce da un pit-stop lento e mi sono trovato tra lui ed Hamilton con la necessità di dover recuperare in fretta. Quando anche via radio mi è stato confermato che avrei potuto sdoppiarmi visto che Max stava gestendo le gomme non ci ho pensato un secondo a farlo. Purtroppo è andata in questo modo, non possiamo tornare indietro e dobbiamo solo guardare oltre".

La giornata per il francese non si era tra l'altro aperta nel migliore dei modi, visto l'annuncio ufficiale dell'approdo di Robert Kubica in Williams per la prossima stagione che ha di fatto decretato la sua esclusione dalla lista dei partecipanti al Mondiale 2019: "Vedremo cosa succederà. Sicuramente sarò in giro nel paddock cercando di stare quanto più possibile al volante di una monoposto di Formula 1. Confido che vi possa essere una grande opportunità per me di poter tornare nel 2020 e quando essa si concretizzerà tornerò ancora più forte. Se ho ricevuto rassicurazioni in tal senso da Mercedes? No, ma come ho detto spero che ciò accadrà".

Decisamente sibillino invece l'intervento di Sebastian Vettel a tal proposito, quando al tedesco è stato domandato un parere in merito a quanto accaduto in Brasile. Dopo una smorfia, il ferrarista ha detto: "Possiamo andarcene adesso? Sinceramente non lo so. Ho una mia opinione, ma non sono sicuro che si possa dire ciò che penso". Decisamente più pragmatico invece Kimi Raikkonen: "Non è la fine del mondo. Credo non sia accaduto nulla di male in fine dei conti, sono cose che possono succedere".

Insomma, la contesa sembra essere definitivamente archiviata. In attesa di capire cosa riserverà il futuro per due piloti che presto potrebbero ritrovarsi a combattere per le posizioni nobili della classifica. Magari su Red Bull e Mercedes...

Da Abu Dhabi - Marco Privitera

 

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