Con il tempo di 1'34"794 Lewis Hamilton confeziona un giro magico, e sul tracciato di Yas Marina mette ancora una volta in riga tutti gli avversari. Una prestazione che ricorda da vicino quello di Singapore per la grinta, la precisione e la differenza che è riuscito a fare nell'ultimo settore, quello più guidato. E' il segnale che anche a giochi chiusi e con il titolo in tasca il momento d'oro del campione di Stavenage non è finito. Prova ad avvicinarsi Valtteri Bottas, e in parte gli riesce, ma si deve accontentare della seconda piazza a due decimi dal marziano. 

Partiranno affiancati domani i due compagni di squadra, e sarà la 51^ partenza tutta in prima fila per la Mercedes nell'era ibrida sulle 100 gare finora disputate. Numeri assoluti e unici, lontani persino dalla magica Ferrari dei primi anni 2000 e segno di una squadra forte di una solidità e una costanza mai vista prima in Formula 1. Il dominio quasi assoluto di questi anni è peraltro sottolineato anche dai risultati di questo campionato; 10 vittorie su 20 gare per Hamilton pur in una stagione che non ha visto la W09 imperare come le annate precedenti. Ferrari e di tanto in tanto la Red Bull hanno provato a inserirsi nella lotta e interrompere il ciclo dominante del team anglo-tedesco ma non è bastato. A Maranello ci hanno davvero sperato per due terzi di stagione, e come dimostrano i tre decimi di ritardo di Vettel oggi in qualifica conferma comunque la bontà tanto del mezzo quanto del progetto complessivo della SF71-H. 

Impressiona, per quanto non sorprenda, la grinta di Hamilton nell'afferrare a tutti i costi la prima posizione con una garra tutta latina. Un giro di una solidità disarmante per tutti gli altri e indice di quanto i numeri, i record, i risultati siano tutto per lui. Non c'è occasione per non ritoccarne qualcuno, non c'è gara in cui non si avvicini ai numeri strabilianti di un altro alieno come Schumacher. Per Lewis oggi era importante essere lì davanti perché come ha ricordato a fine qualifica "questa macchina finirà nel museo di Stoccarda" ed doveva a tutti i costi essere la sua. Una pagina dello sport che viene continuamente riscritta proprio da colui che di più sta facendo per trasformare la Formula 1 in uno sport planetario e globale per i pubblici che raggiunge e i fan che riesce a coinvolgere. L'uomo giusto che incarna alla perfezione la nuova globalizzazione immaginata da Liberty Media per il futuro di questa disciplina. 

Proprio il team che meglio di tutti ha saputo interpretare i nuovi regolamenti che hanno portato la Formula 1 verso l'era ibrida è quello che la tempo steso ha saputo mostrare un grado di crescita costante e irraggiungibile per tutti gli altri durante ogni singola stagione riuscendo a tirar fuori più degli altri, meglio degli altri, il massimo da ogni vettura. L'eccellenza e la precisione portata in pista da Hamilton però risiede anche nell'altissima levatura dei tecnici che la Mercedes ha saputo via via acquisire e far lavorare al meglio per creare un gruppo solido che ha iniziato un ciclo meraviglioso e impressionante. Anche la scelta dei piloti punta alla stabilità: la conferma di Bottas è un segnale di tranquillità anche per Hamilton, ma già dall'anno prossimo lo stesso finlandese dovrà guardarsi dalla presenza piuttosto ingombrante di Esteban Ocon, annunciato terzo pilota del team, che proverà con decisione a farsi largo per conquistare un sedile ufficiale. 

Stefano De Nicolo'