Spesso si dice che una stretta di mano valga più di qualsiasi tipo di contratto, ma quando di mezzo c'è Bernie Ecclestone il timore è sempre dietro l'angolo. Quella tra lui e Angelo Sticchi Damiani, avvenuta nel corso dell'ultimo Gran Premio d'Italia, aveva sancito il raggiungimento dell'accordo tra la FOM e l'ACI Milano per garantire la permanenza nel calendario della F1 di Monza. Ma lo stesso Mister E, nel corso delle ultime settimane, si era divertito a gettare benzina sul fuoco strizzando l'occhio a Imola e facendo dichiarazioni piuttosto ambigue come quella dell'ultimo weekend stagionale ad Abu Dhabi: "Sono italiani! Il contratto per Monza potrebbe non esser firmato questa settimana perchè vogliono cambiare qualcosa, che non accettiamo". Evidentemente era un modo per forzare la mano, visto che Monza figurava comunque nella bozza di calendario che domani (30 novembre, ndr) sarà ratificato dal Consiglio Mondiale della FIA a Vienna.

L'accordo, raggiunto nella serata di lunedì, è stato ufficializzato questa mattina dallo stesso Angelo Sticchi Damiani, il quale ha tenuto a precisare che il ritardo era giustificato da "motivi d'opportunità legale". "Pur tra mille difficoltà e con grande impegno - ha dichiarato il presidente ACIsiamo arrivati alla firma definitiva del contratto per Monza. A nome degli sportivi italiani ringrazio il premier Matteo Renzi e il presidente del Coni Malagò che, un anno fa, hanno creduto in questo obiettivo e creato le condizioni per raggiungere insieme questo importantissimo risultato. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo anche al Governatore Maroni e a tutta la giunta lombarda per aver sostenuto, in maniera determinante, questa trattativa. Abbiamo così scongiurato la maledetta ipotesi che, dopo 70 anni, l’Italia potesse perdere una delle più prestigiose, storiche e affascinanti gare automobilistiche del mondo. Adesso avanti insieme, con l’obiettivo di far diventare il Gran premio di Monza, nei prossimi anni, un evento ancora più importante, in grado di affascinare e attrarre sempre più gli appassionati di tutto il mondo".

Soddisfazione espressa anche da Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che in passato e più volte si era espresso a favore di Monza: "Sono davvero soddisfatto per questo grande risultato. Senza l’attento e caparbio lavoro del Presidente Sticchi Damiani, che ringrazio di cuore, l’Italia avrebbe perso il suo Gran Premio di Formula 1. Un risultato straordinario frutto del lavoro di una squadra straordinaria, al cui gioco hanno fornito un contributo fondamentale sia il Presidente del Consiglio Renzi, che quello della Lombardia, Maroni a dimostrazione del fatto che, quando si lavora insieme e si fa squadra, lo sport italiano vince“.

Citato da Sticchi Damiani e da Malagò, non ha voluto far mancare il suo pensiero anche il Governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni: "Ci abbiamo creduto fin dai tempi di Expo, con la raccolta firme in favore del rinnovo e poi mettendo a disposizione le risorse che sono state determinanti per la sigla di questo accordo. Finalmente e' un traguardo raggiunto. Un grande risultato per la Lombardia ma soprattutto per la Brianza. Monza e' la Formula 1. Lo e' oggi e lo sara' anche in futuro. A Monza e in Brianza la gara continuerà a portare un indotto di oltre 25 milioni di euro facendo crescere ancora di più l'attrattività del territorio. Ci aspettiamo che ora il Governo faccia la sua parte e intervenga su Imola per convincerli a ritirare il ricorso presentato contro Monza. E' assurdo che, in un contesto di competizione globale, in Italia ci si faccia la guerra in casa. Monza e' da sempre il Gran Premio d'Italia".

Il Gran Premio d'Italia si correrà dunque a Monza almeno fino al 2019, scongiurando l'incubo della cancellazione che ha, purtroppo, investito piste storiche come Nurburgring, Hockenheim e Magny Cours, solo per citarne solo alcune.

Vincenzo Buonpane

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