Il tanto invocato azzardo di strategia era in atto quando la posteriore destra di Sebastian Vettel ha ceduto di colpo, esplodendo e facendo terminare i sogni di gloria del tedesco che era al comando. Dopo una serie infinita di critiche agli strateghi Ferrari, più volte bollati come troppo prudenti rispetto a quelli della Mercedes (in grado di macinare quasi il doppio dei giri teorici e portare a casa vittorie insperate) gli uomini del Cavallino avevano deciso di tentare una sola sosta per portare a casa il gradino più alto del podio con Vettel. Secondo le indicazioni della Pirelli, però, erano 16 le tornate consigliate per gli pneumatici supersoft, ovvero quelli montati dalla Rossa di Seb al via, con i quali si è tentato uno stint lunghissimo per battere gli avversari. Invece l'impresa non è riuscita ed al 27esimo giro c'è stata l'esplosione della gomma che ha rovinato tutti i piani, proprio mentre sembrava fosse tutto sotto controllo. Davvero un peccato per Vettel che pregustava una vittoria importante, visto anche il clima in casa Mercedes.

Il Team Principal Ferrari ha evocato la sfortuna. Qualcuno critica questo suo atteggiamento, che non si dovrebbe mai avere in spirito sportivo. Di fatto, però, agli uomini di Maranello non sta girando tutto per il verso giusto: "Il risultato di oggi avrebbe potuto essere migliore perché Sebastian avrebbe finito la gara sul podio, in un’ottima posizione, se la gomma non avesse ceduto così all’improvviso mentre era al comando, senza il minimo segnale di avvertimento. Insieme alla Pirelli - ha spiegato Arrivabene - indagheremo sulle cause. Ancora un bel podio per Kimi: avevamo scelto strategie diverse per i nostri piloti e sia i dati in nostro possesso che i suoi commenti mostrano che avrebbe potuto terminare la gara davanti a Verstappen, senza le bandiere gialle uscite nel finale per l’incidente di Perez."

La delusione di Sebastian Vettel è comprensibile ed il suo rammarico pure: "Quando la gomma ha ceduto non mi sono accorto di nulla, o piuttosto me ne sono accorto troppo tardi, perché è esplosa di punto in bianco. Non c’erano state avvisaglie, era tutto normale. Avevo parlato con il team al muretto e tutto sembrava a posto, il ritmo era lo stesso del giro precedente, le gomme andavano bene, i tempi sul giro erano buoni. C’è un grosso punto interrogativo sulle cause di questo cedimento. Ovviamente l’idea era quella di impostare la gara sul fatto di andare avanti il più possibile con quel set di pneumatici, ma non credo che fosse una strategia aggressiva, visto che in molti sono rimasti più a lungo di noi sulle stesse gomme. Ora davanti a noi abbiamo ancora molte gare, ma certamente non finirne una non aiuta." 

Kimi Raikkonen, invece, ha fatto una gara delle sue, senza exploit eclatanti ma dal ritmo costante che gli è valsa il terzo gradino del podio, complice il pasticcio finale in casa Mercedes. Peccato per le bandiere gialle che gli hanno impedito di tentare il sorpasso sul baby-prodigio Max Versatappen: "Non è stata una giornata facile, ma ho dato il massimo. Il terzo posto è un buon risultato, ma sono un po' deluso se penso a come era iniziata la gara, come squadra ci aspettavamo di più. Nelle prime fasi avevamo una velocità che ci permetteva di avvicinarci alle Mercedes, ma dopo la sosta non è stato facile recuperare. Ho perso tempo prezioso cercando di passare Ricciardo, mi sono avvicinato a lui molte volte, ma poi perdevo trazione cercando di uscire dalla seconda curva. Una volta passato Daniel la mia macchina si comportava bene ed ero molto veloce. Nel finale penso che avrei potuto passare Max, ma con le bandiere gialle in pista non è stato possibile. Oggi siamo riusciti a tirare fuori il massimo dalla vettura dal punto di vista di guidabilità e velocità ma non è stato abbastanza, perché noi vogliamo essere lì con entrambe le macchine. A Silverstone speriamo di avere un fine settimana meno complicato e di ottenere un risultato migliore."

La parola "sfortuna" è una di quelle che il dizionario di un ferrarista non contiene, o meglio non dovrebbe contenere, secondo quando insegnato da Enzo Ferrari. Ma non escluderemmo che anche il Drake l'avrebbe usata ieri. Aspettiamo di conoscere l'esito delle verifiche degli uomini di Maranello e di quelli della Pirelli per giudicare se si sia trattato di sfortuna oppure di un errore. Peccato perché dopo l'eliminazione dell'Italia ai rigori ad opera della Germania, poteva già configurarsi una piccola rivincita.

Fabrizio Crescenzi

 

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