Questo 2016 doveva essere l'anno del definitivo rilancio per la scuderia di Maranello. Purtroppo, però, i fatti parlano diversamente: zero gare vinte, innumerevoli passi falsi e, a Barcellona e Montecarlo, con la Red Bull che ha sempre chiuso davanti alle Rosse. In Canada la Ferrari vorrà tornare ad essere la pretendente numero 1 al trono attualmente detenuto della scuderia di Stoccarda. I limiti palesati sul circuito monegasco sono stati, principalmente, di natura aerodinamica; più nello specifico problemi in trazione, che Vettel avrebbe riscontrato soprattutto in qualifica. Problema che ormai si ripete anno dopo anno.

A Montreal la SF16-H potrà contare su una nuova sospensione posteriore: questo per risolvere, a livello meccanico, la mancanza di grip che non permette alle gomme Pirelli di lavorare nella giusta “finestra” di utilizzo. Il sistema pull rod di quest’anno, con gli ammortizzatori e il terzo elemento racchiusi fra differenziale e cambio, pare che non assicuri la necessaria rigidezza per trovare trazione in uscita dalle curve.

Sul tracciato intitolato all'eterno Gilles Villeneuve, la squadra di Maranello farà debuttare un nuovo turbocompressore, che sarà montato sul terzo motore di Sebastian Vettel: è stata studiata una nuova soluzione grazie alla quale si cambia il rapporto di espansione per avere l’opportunità di recuperare più energia con la MGU-H. In soldoni, turbina delle stesse dimensioni ma modifiche alle palette. L’obiettivo è di aumentare la pressione di sovralimentazione per sfruttare meglio, specie in qualifica, il potenziale che l’ERS è in grado di offrire. Questa modifica potrebbe costare due gettoni di sviluppo ai tecnici del Cavallino.

Già, perchè gli ultimi rumors, riportati dalla Gazzetta Dello Sport e da Autosprint, parrebbero confermare l'ipotesi che la richiesta da parte dei tecnici di Maranello di poter apportare le modifiche alla propria Power Unit senza spendere ulteriori gettoni sia stata respinta. Questa voce, se confermata, potrebbe risultare molto importante in chiave campionato: i costruttori, Mercedes, Renault, Ferrari e Honda, sono infatti sempre stati molto cauti sull'utilizzo di questi gettoni in chiave sviluppo.

Le novità legate alla power unit non riguarderanno solo il turbo, ma coinvolgeranno anche la Shell che porterà un nuovo carburante in grado di esaltare nuove mappature utili a migliorare il rendimento della combustione del sei cilindri. In Canada, su una pista che esalta le doti del motore, tutte queste migliorie al propulsore delle SF16-H potrebbero dare i frutti sperati. In caso contrario, i tecnici della Rossa farebbero bene a concentrarsi sul progetto 2017, onde evitare un'altra stagione fallimentare come quelle con cui da ormai troppi anni a Maranello si è costretti a fare i conti.

La parola ora passa alla pista, unico e solenne giudice di questo sport.

Alessandro Gazzoni