Non è detta la parola fine sul futuro del Gran Premio d'Italia a Monza. Anzi, emergono nuovi segnali che autorizzano a ritrovare fiducia per una conclusione positiva di una telenovela che sembra davvero interminabile. Dopo le dichiarazioni pessimistiche rese la scorsa settimana da Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI-Csai, a Il Fatto Quotidiano, nelle ultime ore sono venute a galla due prese di posizione che riaccendono la speranza di tutti gli appassionati ed amanti della Formula 1.

A parlare del futuro del "Tempio della Velocità" è stato direttamente Bernie Ecclestone il quale, intervistato da Pino Allievi su La Gazzetta dello Sport, si è mostrato decisamente possibilista in merito all'opportunità di poter trovare un accordo, affinché il tracciato brianzolo possa rimanere nel calendario iridato anche dopo il 2016. "Monza? Credo che continuerà ad avere la sua gara. E' una questione legata agli uomini con cui ho trattato - ha sottolineato il boss inglese - se siamo ancora qui a discutere. Non capisco come mai sia scomparso Federico Bendinelli (ex-amministratore della Sias, la società che gestisce l'autodromo, ndr) dall'organigramma, visto che si tratta di una persona in gamba con cui è sempre stato semplice intendersi. Ma alla fine, ne sono certo, arriveremo ad una conclusione positiva".

Parole che aprono al dialogo, quelle di Ecclestone, anche perchè (come ormai noto) il rinnovo di Monza non è più una questione legata ai soldi, visto l'accordo trovato sulla base di circa 20 milioni di euro l'anno: a suscitare le residue perplessità dell'85enne inglese è infatti la stabilità politica della stessa Sias, che da circa un anno vede al proprio vertice Andrea Dell'Orto. Proprio colui il quale, nelle scorse settimane, aveva supportato il progetto relativo ad una nuova variante da inserire all'altezza del Curvone, volta a favorire il ritorno della Superbike a Monza. Una mossa che, evidentemente, deve aver indispettito lo stesso Ecclestone, il quale aveva minacciato di mandare tutto all'aria qualora i vertici amministrativi della Sias non si fossero adeguati alle sue richieste. Non a caso, nelle ultime dichiarazioni il boss della FOM ha fatto persino nomi e cognomi, citando direttamente l'avvocato Bendinelli quale figura "gradita" per la ripresa delle trattative.

In ogni caso, dall'altro lato, Ivan Capelli non sembra disposto a voler "rivedere" la squadra che lo ha accompagnato verso l'elezione ai vertici di AC Milano: ciò nonostante, ai microfoni di Radio Rai l'ex-pilota milanese si è mostrato assai fiducioso sull'esito positivo della trattativa. "Nulla è ancora perduto, anzi. Rimango fiducioso - ha sottolineato - in merito ad un esito positivo delle trattative. Stiamo supportando in pieno l'eccellente lavoro svolto dal presidente Sticchi Damiani e dai vertici della Sias nella persona di Andrea Dell'Orto. L'inizio del Mondiale ha fatto sì che il termine per le trattative slittasse oltre la data prevista, ma posso dire che entro i primi di aprile contiamo di poter chiudere la questione".

Un altro capitolo, dunque, si aggiunge a questa saga dai contorni spesso misteriosi ed indefiniti. La speranza è che a pagare lo scotto di personalismi e questioni commerciali non debba essere la passione delle migliaia di tifosi che ogni anno rendono il Gran Premio d'Italia a Monza uno spettacolo unico nel proprio genere. Perchè la Storia della Formula 1 merita rispetto.

Marco Privitera

 

{jcomments on}