Se da un lato c'è una Germania che ride (sportivamente parlando), con team e (con più di qualche probabilità) pilota campioni del mondo in Formula 1 per la stagione 2016, dall'altro esiste una parte che vive giornate tutt'altro che felici, visto che l'asterisco in precedenza presente accanto alla data prevista per il Gran Premio sul circuito di Hockenheim è diventata in queste ore una linea rossa. Sia il patron della FOM, Bernie Ecclestone, che il CEO dell'impianto tedesco, Georg Seiler, hanno confermato quello che, in sostanza, già si sapeva. Dopo anni di alternanza con il Nurburgring e la mancata disputa della gara nel corso della precedente stagione, l'annuncio di oggi riguarda l'addio (non si sa ancora quanto provvisorio) della Formula 1 alla terra teutonica.

"Questo è un peccato, ma la cosa non mi sorprende visto che la data era soggetta ad una conferma e non esisteva un accordo fra il circuito di Hockenheim e la Formula 1. Non c’era nessuna offerta per la quale sono stati esclusi tutti i rischi economici, condizione che era sempre stato il nostro presupposto per essere una sede di gara nel 2017": queste sono state le dichiarazioni ad Auto Bild del responsabile del tracciato, le quali non fanno altro che confermare quanto aveva dichiarato Mister E solo 15 giorni fa in Brasile. Parole che, alla luce dei fatti odierni, sembravano già una sentenza: "Non so come potremmo salvare la corsa. E’ un problema commerciale ed è incredibile visto che avremo solo campioni tedeschi: la Mercedes ha vinto il Costruttori e quasi certamente il Mondiale Piloti andrà ad un tedesco, ma in Germania non c’è interesse. Stanno dicendo che non sono disposti a continuare con le stesse condizioni degli ultimi due o tre anni, che non ritengono buone. Abbiamo cercato di tenerli in vita, ma ora il tempo è finito".

In virtù della cancellazione del Gran Premio di Germania (che porta il totale delle gare da 21 a 20), il Consiglio Mondiale, oltre a confermare le gare in Canada e Brasile (che erano gli altri due asterischi nella bozza di calendario) metterà nero su bianco anche altre variazioni: lo spostamento del Gran Premio della Malesia al 1° ottobre con il Giappone subito dopo quello di Singapore, mentre andrebbe verso lo slittamento pure l'Ungheria, che dovrebbe occupare la casella lasciata vuota da Hockenheim, creando in questo modo una pausa di tre settimane. Senza contare che nelle ultime ore anche gli organizzatori del Gran Premio dell'Azerbaigian, sul circuito di Baku, avrebbero chiesto lo spostamento della propria data per evitare la sovrapposizione con la 24 Ore di Le Mans.

Nemmeno il tempo di terminare la stagione 2016 che, dopo pochi giorni, sarà quindi già tempo di pensare alla prossima: peccato che essa, nella sua fase embrionale, abbia visto nuovamente primeggiare il denaro ed il business sulla passione dei tifosi, in questo caso quelli tedeschi.

Vincenzo Buonpane

 

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