Gracias Fernando: Al di la di com’è andato il Gran Premio, è doveroso iniziare i nostri focus ringraziando lo spagnolo di Oviedo per le emozioni regalate in questi anni. Dopo 17 stagioni, la Formula uno perde quello che forse sarebbe stato il pilota più idoneo per ereditare lo scettro di super campionissimo di categoria dopo il ritiro di Schumacher. Sappiamo tutti però com’è andata per Nando, non sempre fortunatissimo in alcune scelte che ne hanno condizionato in modo inesorabile la carriera. Un driver d’altri tempi, con una sensibilità (e un piede) alla guida da assoluto numero 1. Avrebbe meritato ben altri numeri e molte soddisfazioni in più, ma la vita va così. Bello comunque il finale di gara, con Hamilton e Vettel che scortano Alonso fino al traguardo invitandolo a dare spettacolo con un triello di “donuts”. Non sappiamo se davvero questo sia un addio definitivo per lo spagnolo, ma quel che è certo è che se così dovesse essere, la massima categoria automobilistica rimarrà monca dell’ultimo vero samurai. Grazie Fernando, soprattutto in Italia non ti dimenticheremo mai.

Partenza col botto: tornando ad esaminare la gara, è stato un primo giro decisamente da brivido quello del GP arabo. Ma non tanto per lo start vero e proprio, dove a parte la debacle iniziale di Verstappen non è successo nulla di eclatante. Quel che ha fatto notizia infatti, è il mostruoso ribaltamento di Hulkenberg, il quale dopo un contatto con Groesjan si ritrova e fare un paio di piroette per aria finendo per rimanere incastrato a testa in giù sul muro di gomme. Sono attimi di paura, specie considerando che in una situazione simile vengono fuori i limiti dell’halo, il quale non permette ai soccorritori di tirare fuori il pilota se non solo dopo aver raddrizzato la monoposto. Fortunatamente però Nico ne esce incolume, nell’applauso generale delle tribune. Che spavento.

Ciao Kimi: in mezzo alle sventure di questa domenica ci mettiamo pure Iceman. Era alle prese con l’ultima gara della vita alla guida di una Ferrari, e quella che doveva essere una giornata da godersi sulla sua macchina rossa si è trasformata in un mesto parcheggio dopo poche tornate. Problema elettrico per il finlandese, che mette fine ad una partnership storica con Maranello che gli ha consegnato il titolo mondiale nel 2007 (l’ultimo della Ferrari). Grazie di tutto Kimi. Mancherai al popolo ferrarista, ma continueremo a sostenerti anche in Alfa Sauber. Good Luck!

Sensazioni contrastanti: aria di novità, come noto, anche per Ricciardo e Leclerc. Entrambi alle prese con l’ultima presenza nei team attuali, a loro modo protagonisti in questa tappa di Abu Dhabi. Il Danielone australiano ha chiuso al quarto posto, non riuscendo a giungere per un’ultima volta davanti al compagno di team. Per il “ragazzetto” francese invece, una strategia perdente gli ha tolto si il sogno di lottare al vertice, ma la classe è indubbiamente venuta fuori ancora una volta. E se mentre la faccia di Ricciardo fa pensare a un po' di malinconia (sta comunque lasciando un top team per una squadra che è una lotteria), l’espressione di Charles la dice lunga su quanto non veda l’ora di salire sulla rossa. E dalle premesse viste in pista nell’arco del mondiale, crediamo proprio che il campione Formula 2 2017 sarà una gran bella gatta da pelare per Sebastian Vettel.

Povero Valtteri: sembra brutto infierire, ma c’è da sottolineare anche questo: da quando esiste l’ibrido in formula uno, è la prima volta che un pilota della stella a tre punte riesce a chiudere la stagione con un bello “zero” sulla casella Vittorie. Sarà anche stato penalizzato da scelte strategiche Mercedes che hanno sempre favorito Hamilton, ma se ti ritrovi in certe situazioni forse due domande è il caso che te le fai. Rosberg non si sarebbe mai trovato in queste condizioni. E con Ocon terzo pilota pronto alla pista, il finlandese farà bene a farsi trovare ben più tonico per la prossima stagione.

Sfida rilanciata per l’anno prossimo! Non possiamo non chiudere i Focus di questa stagione parlando dei due campionissimi che hanno esasperato i cuori delle tifoserie durante tutto l’arco di questo 2018. Ovviamente parliamo di loro: Hamilton e Vettel, due fuoriclasse così diversi accomunati da un’unica ambizione, ovvero continuare a vincere in Formula Uno. Quest’anno Lewis è stato inesorabile, mentre Vettel ha sicuramente disputato stagioni migliori. Ma si sa, la carriera di un pilota, così come la vita di ogni persona, è fatta di alti e bassi. E siamo sicuri che la prossima volta le carte in tavola potrebbero apparire ben diverse. Ad ogni modo, grazie ragazzi. Ci avete fatto sognare. E a volte, perché no, anche soffrire. Non vediamo l’ora di rivedervi lottare nel 2019, animando come solo voi sapete fare quello che è lo sport più bello del mondo.

A presto

Daniel Limardi