Dopo le recenti controversie che hanno coinvolto la FIA in questa stagione di F1 2022, inizia a serpeggiare un certo malcontento sia da parte degli addetti ai lavori ma anche dei tifosi. Adesso la domanda sorge spontanea: a chi manca Michael Masi?

A CHI MANCA?

Gia, a chi manca Michael Masi? Dopo che la sua testa è stata reclamata a seguito del clamoroso finale di stagione di Abu Dhabi nel 2021, sembrava che le acque si sarebbero calmate. Ed invece, a seguito delle recenti controversie in cui sia la FIA che la direzione gara sono state coinvolte, c’è chi chiede addirittura che il buon Michael venga reintegrato. In questa stagione di F1 2022 infatti, la direzione gara in diverse occasioni è stata troppo lenta nel prendere delle decisioni cruciali, e l’ultimo caso che ha coinvolto Perez nel GP Singapore ne è l'ennesima dimostrazione.

Nell'era in cui viviamo sembra inconcepibile che si debba aspettare così tanto per avere un verdetto, specialmente considerando i potenti mezzi tecnologici ormai a disposizione. Ci si aspetterebbe una certa reattività da parte della race direction durante le gare che invece non arriva. Ma era lo stesso quando Michael Masi era al comando? L’ex direttore di gara della F1 è stato anche lui molte volte nell’occhio del ciclone, ma è quasi sempre stato reattivo nel prendere una decisione, giusta o sbagliata che sia. Anche ad Abu Dhabi la sua chiamata è stata in buona fede e per garantire lo spettacolo ai tifosi che non avrebbero voluto vedere finire un mondiale dietro una safety-car, ed il prezzo che ha dovuto pagare con il senno di poi è risultato sicuramente troppo alto.

UNA NUOVA FORMULA

La FIA ha così deciso di mandare a casa Michael Masi tentando soprattutto di spegnere le polemiche del finale di stagione 2021 e proponendo una “formula” rinnovata per l’annata successiva. In questo 2022 infatti abbiamo ben due direttori di gara affiancati da una sala di controllo in remoto. Perfetto direte voi, adesso sarà più semplice e veloce risolvere le controversie della pista visto la possibilità di avere più occhi e più tecnologia a disposizione. Ed invece la situazione sembra essere peggiorata rispetto alla passata stagione come abbiamo potuto vedere nell’ultimo round di Singapore, ma non solo.

Il fatto di avere più persone al comando con l’aggiunta della sala di controllo da remoto può causare diverse opinioni e differenti vedute, magari anche contrastanti tra loro,  e che può portare indubbiamente ad un ritardo nell’esprimere il giudizio. Quando c’era Michale Masi o anche Charlie Whitening, anche loro erano affiancati da tanta tecnologia ed altre persone, ma gli spettava sempre l’ultima parola. L’avere un solo uomo al comando ed identificabile facilmente da tutti è indispensabile per la velocità d’azione, un pò come l’arbitro negli altri sport. Che sia o non sia Michael Masi, la FIA dovrebbe pensare di rivedere il mio in cui gestisce l’attuale direzione gara facendo un passo indietro, cercando di capire che in uno sport che corre veloce come la F1 la reattività delle decisioni è fondamentale.

REGOLAMENTI COMPLESSI

Un altro problema riguarda sicuramente la complessità dei regolamenti, che tra specificazioni ed interpretazioni varie risulta di difficile applicazione in tempi brevi. I commissari hanno infatti l'arduo compito di sviscerare ogni comma del regolamento, e questo porta inevitabilmente ad altri ritardi nel prendere una decisione. Fermo restando che troviamo inconcepibile dover attendere ben tre ore dopo la gara per aver avere un verdetto definitivo. La semplificazione del regolamento e lo snellimento di uomini FIA adibiti a farlo applicare può essere la soluzione a questi problemi e che devono essere risolti in tempi brevi, considerando anche la crescente popolarità del Circus a livello globale. E' stata dura riconquistare tanti appassionati che si erano allontanati dalla F1 a causa di gare poco spettacolari e regolamenti incomprensibili all'utente medio, e sarebbe un disastro mandare tutto a monte per ricadere negli stessi errori.

Julian D'Agata

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