La 73esima edizione di EICMA a Milano vede Yamaha nel ruolo di grande protagonista per le sue conquiste sportive ma anche per le novità che propone. Le moto di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo dominano la scena, con quest'ultima presente in edizione Valencia 2015 con le alette stile Ducati.

La casa di Iwata ha presentato la XSR 900 che vuole onorare il passato del brand con la filosofia Faster Sons che debutterà nei concessionari nel prossimo febbraio. Si tratta di una nuda molto affascinante, dove l''elemento che più di ogni altro cattura lo sguardo è il numero. Già, proprio così: sembra banale, ma ricorda tantissimo le moto del passato come anche i cerchi dorati, la livrea e la coda. Ottimo lavoro, dunque, dei designer che hanno dato vita a questa moto particolarmente desiderabile. Lo scarico è nero opaco e crea un piacevole contrasto con l'alluminio spazzolato della marmitta. La Yamaha XSR 900 è proposta con un triciclindrico in linea Crossplane da 850 cc. La frizione è antisaltellamento, l'ABS non manca ed il TCS con 3 set-up completa la dotazione tecnologica. La ciclistica è affidata ad una forcella rovesciata da 41 mm, l'ammortizzatore al posteriore è Monocross con leveraggi in comune con la MT-09 ma con diversa taratura. La forcella, grazie all'idraulica, è regolabile, come anche il precarico della molla dell'ammortizzatore.

La Yamaha anticipa il tempo e presenta la MT-10 che solo a maggio prossimo debutterà negli show room. La dotazione tecnologica di questa moto è eccellente: il motore è quadricilindrico Crossplane ed è derivato da quello della YZF-R1, visto che il sistema di aspirazione, di scarico ed alimentazione sono nuovi e l'albero è stato ottimizzato. Yamaha D-MODE è il nome del sistema di mappatura del motore, con l'acceleratore controllato elettronicamente YCC-T che rappresenta il cuore di tutto. Nella modalità standard D-MODE eroga la potenza in maniera lineare, la A è più sportiva ed aggressiva mentre la B è più dolce e delicata con l'accelerazione. Ma non è finita qui: MT-10 ha un sistema di controllo della trazione con tre set-up che può essere disinserito a piacimento. Si va dal primo livello con poco intervento del TSC per una guida sportiva, il 2 per una guida normale e il 3 da utilizzare in caso di fondo bagnato e sdrucciolevole. La frizione è molto simile a quella della YZF-R1. La camma inclinata riesce ad imprimere una forza maggiore alle molle della frizione e questo consente di utilizzare molle meno rigide. Le sospensioni sono state sviluppate da quelle della YZF-R1: all'anteriore c'è una forcella KYB con steli rovesciati da 43 mm e forcellone lungo al posteriore sempre KYB, ma la sospensione è Monocross bottom link.

La casa di Iwata ha pensato anche all'uso quotidiano e presenta la MT-03, una bicilindrica che sarà in vendita da febbraio prossimo. La sella ha due altezze diverse tra guidatore e passeggero, la guida con frequenti stop è agevolata visto che si poggiano entrambi i piedi a terra. La meccanica e la ciclistica è in comune con la YZF-R3.

Anche la Yamaha non si sottrae alle 3 ruote e mostra un prototipo di triciclo con motore a 3 cilindri, lo stesso della MT-09. Le sospensioni anteriori sono a steli con forcelle doppie e separate per ogni ruota all'avantreno. L'idea è quella di esplorare un nuovo segmento di mercato.

All'EICMA Yamaha espone T-MAX LUX MAX, l'emblema di questo mostro sacro con un colore particolre: Nimbus Grey. Sella e pedana sono nuove. La casa nipponica propone anche X-MAX IRON MAX, una versione particolarmente raffinata con vernice Liquid Darkness, finiture in pelle, pedana in alluminio, luci con tecnologia led e retroilluminazione bianca per la strumentazione. Motori 125 e 250.

Allo stand della Yamaha c'è anche la YZF-R1 in edizione 2016 che in verità non è molto differente da quella precedente. Di nuovo ci sono i colori ed i cerchi in pandant con il serbatoio. La versione M resta in produzione e non sostituisce la 60th Anniversary: un'edizione limitata con livrea gialla e nera per omaggiare i fasti della casa. Yamaha WR 450 F per il 2016 vede cambiamenti non da poco come la testa rovesciata, il cilindro con un'inclinazione diversa e il motorino di avviamento rinnovato che fa coppia al pedale. Il cambio è inedito a 5 rapporti ed insieme al Yamaha Power Tuner, offerto come optional, avrà diverse regolazioni per l'erogazione della potenza. 

La Yamaha crogiola così i suoi fan dopo un anno indimenticabile. Vittorie e successi che hanno ripagato anni di sviluppo e lavoro duro. 

Fabrizio Crescenzi