Nasser Al-Attiyah ha vinto l'edizione 2023 della Dakar, un successo relativamente semplice per il qatariota che non ha avuto molti problemi a gestire l'ampissimo vantaggio negli ultimi sette giorni d'azione. Il nativo di Doha si impone per la quinta volta nel deserto dell'Arabia Saudita, Toyota si conferma al vertice.

Al-Attiyah regna incontrastato

Al-Attiyah è stato abile ad approfittare al meglio dei danni dei rivali, perfetto a non perdersi dei rischi eccessivi nelle prime battute della competizione. Il #200 del gruppo ha saputo fare la differenza a più riprese, un risultato non scontato alla vigilia di un evento che presentava un entry list di primo profilo per quanto riguarda la speciale categoria riservata alle auto.

La Dakar d quest'anno ha messo tutti a dura prova, dei percorsi mai disputati hanno aggiunto ancora più incertezza ad un evento che non ha eguali nel panorama del motorsport. Il 51enne ha potuto contare su una vettura perfetta, la Toyota GR DKR Hilux si è confermata molto resistente e nello stesso tempo performante durante l'intera manifestazione.

Loeb secondo, ma sempre più forte

Al-Attiyah ha scritto una pagina significativa della propria carriera, Sèbasten Loeb ha saputo confermarsi nel difficile panorama del FIA World Rally-Raid Championship. Il francese, secondo per la terza volta in carriera, ha saputo rimontare terreno dopo alcuni significativi episodi che non gli hanno permesso di battagliare per il successo.

Bahrain Raid Xtreme #201 (Prodrive Hunter T1+), sette volte a segno solamente nella seconda settimana,  ha fornito all'alsaziano una vettura oltremodo competitiva, i successi a ripetizione ottenuti nella seconda settimana sono indubbiamente un dato significativo che resterà nella storia della Dakar 2023.

Il condizionale resta d'obbligo, ma è chiaro che Séb avrebbe potuto impensierire la leadership di Toyota durante l'intero arco dell'evento. I nipponici hanno trovato un rivale molto competitivo, un avversario da non sottovalutare che con il passare dei chilometri diventa sempre più competitivo.

Il 48enne nativo di Haguenau è destinato a tornare al via anche nei prossimi anni, determinato ad aggiungere alla propria infinita bacheca un trofeo che pochi riescono a conquistare. Le variabili sono infinite, avere la meglio in un evento simile non è più che mai complesso.

Audi, tanti 'compiti' da svolgere prima di una nuova verifica

Il prossimo periodo non sarà semplice per Audi Sport che dovrà effettuare parecchi 'compiti' prima di tornare all'attacco nella prossima Dakar. l brand tedesco ha sofferto per tutti i giorni di gara, il progetto ibrido si è confermato fragile e non all'altezza della concorrenza.

La seconda settimana, dopo aver perso ogni chance di contendersi il successo, non ha portato ai risultati sperati. Lo scandinavo Mattias Ekström ha regalato qualche speranza negli ultimi chilometri dell'evento, dei risultati isolati che si allineano alle prestazioni ottenute dallo spagnolo Carlos Sainz e del francese Stéphane Peterhansel durante la prima parte del percorso.

Appuntamento al 2024

L'appuntamento è ora per la prossima Dakar che molto probabilmente dovrebbe disputarsi nuovamente un Arabia Saudita. Il paese arabo ha permesso a tutti i protagonisti di sfidarsi in luoghi molto particolari, le vaste aree sabbiose ed i segmenti più tecnici permettono ad ASO di creare puntualmente un percorso unico e sempre imprevedibile.

Difficilmente vedremo un ritorno in Sud America, al momento il Medio Oriente appare il luogo più adatto. Anche il periodo dovrebbe essere il medesimo di quest'anno con l'inizio della rassegna nei primi giorni del nuovo anno.

Luca Pellegrini