AUTO. Il terzo giorno della Dakar ha regalato grandi colpo di scena, partendo proprio dai vertici della classifica. Il percorso ha visto la carovana muoversi da San Miguel de Tucuman fino a San Salvador de Jujuy, per 780 chilometri complessivi (di cui 364 di prova speciale) da macinare in un percorso assai insidioso. Nasser Al-Attiyah, al volante della Toyota Hilux, aveva infatti iniziato la giornata con tutte le intenzioni di riconquistare la testa della classifica persa ieri in favore di Sebastien Loeb. Per il qatariota c'erano tutti i presupposti per fare molto bene: la sua partenza è stata fantastica, vedendolo issarsi fin da subito al primo posto. Al chilometro 414 ha dovuto però fermare la sua Toyota: dopo un errore di guida è infatti finito contro un arbusto, perdendo una ruota. Il successo finale di tappa è stato quindi colto da Stéphane Peterhansel, il quale ha così regalato il secondo successo in tre giorni alla Peugeot. Per i francesi è stata una giornata trionfale: infatti, tutto il virtuale podio di tappa è stato occupato da driver della casa francese, visto che al secondo posto è giunto Carlos Sainz ed al terzo il "cannibale" Sebastian Loeb.

Nella classifica generale si replica il dominio Peugeot: in prima posizione troviamo ancora Sébastien Loeb, il quale deve però guardarsi le spalle da un Carlos Sainz in grande rimonta, staccato di soli 42" dal leader. Peterhansel risale la china dopo un inizio poco brillante, assestandosi a 4'18" dalla vetta, mentre il primo non targato Peugeot è ora Mikko Hirvonen, staccato comunque con la sua Mini di 9'38". 

MOTO. Nelle due ruote brutta giornata per Toby Price: l'ormai ex-leader di classifica è sprofondato nella prova odierna cedendo la testa allo spagnolo Joan Barreda, autore di una prova di forza memorabile. Il driver Honda ha colto il quattordicesimo successo di tappa in carriera ed ha staccato di 10' in generale Sam Sunderland. Lo spagnolo sapeva di dover attaccare: partiva con circa 5' da recuperare, e lo ha fatto fin dai primi chilometri, risultando subito il più veloce ed incrementando via via il suo vantaggio, fino a renderlo abissale. Toby Price ha invece perso moltissimo tempo nei 75 Km che conducevano alla CP1: ora l'australiano si trova al quinto posto in classifica generale staccato di oltre 16' dal leader. 

E' andata nuovamente ad Alessandro Botturi la palma di miglior italiano della giornata: il rider della Yamaha non è però riuscito ad inserirsi nel lotto dei primi, visto che ha pagato ben 36'27" dal vincitore. Un risultato che lo vede scivolare ai margini della top 20 nella classifica generale, distanziato di ben 42'03" da Barreda, complice anche la penalità di cinque minuti rimediata al termine della tappa di ieri. Da segnalare infine anche un infortunio alla mano sinistra rimediato da Jacopo Cerutti.

LA TAPPA DI DOMANI. La carovana della Dakar approda in Bolivia, per la prima serie di tappe con prove speciali superiori ai 400 chilometri. Si toccherà quota 3000 metri, per un percorso complessivamente lungo ben 521 km da San Salvador de Jujuy a Tupiza. Una prova particolarmente impegnativa, non soltanto perchè si affronteranno le prime dune, ma anche perchè sarà la prima tappa interamente in quota. Un banco di prova importante per uomini e mezzi, in attesa di raggiungere la capitale più alta del mondo: La Paz.