AUTO. Il primo segnale da parte del vincitore 2015, nonché secondo classificato lo scorso anno, non si è fatto attendere: Nasser Al-Attiyah si è subito confermato grande protagonista, realizzando il miglior crono nella seppur breve speciale odierna. Il principe qatariota ha così colto il suo 26esimo successo di tappa in carriera, il primo al volante della Toyota Hilux del team Gazoo Racing, precedendo di 24" la Ford di Xavier Pons e di 29" la vettura gemella guidata da Dani Roma. Ma la giornata d'apertura non è stata tutta rose e fiori per Al-Attyiah, visto il problema rimediato proprio nei chilometri conclusivi della tappa, quando al sua Hilux ha accusato un principio d'incendio che ha costretto l'equipaggio ad intervenire con gli estintori. Nessun danno particolare comunque sulla vettura, visto che inconvenienti del genere sono praticamente all'ordine del giono in una sfida lunga ed impegnativa come quella della Dakar. una sfida che di certo vedrà in prima linea anche gli uomini dello squadrone Peugeot, con la prima 3008 DKR che si è piazzata al quarto posto con Carlos Sainz, staccato di 33" dalla vetta. Sesto tempo invece per Sebastien Loeb, mentre ancora più prudente è stato l'avvio di Despres e Peterhansel, i quali hanno chiuso rispettivamente in ottava e dodicesima piazza. La prima delle Mini si è invece posizionata al settimo posto con Al Rajhi, rimediando un distacco di oltre un minuto.

MOTO. La prima sentenza della Dakar 2017 parla francese: è stato infatti Xavier De Soultrait ad aggiudicarsi a sorpresa il round odierno, completando i 39 km previsti in 28"20 e mettendosi alle spalle per appena 2" Joan Pedrero Garcia. Il rider Yamaha ha così dato seguito nel migliore dei modi ai propri propositi di voler riscattare il ritiro dello scorso anno, in attesa di affrontare la parte più impervia del percorso nei prossimi giorni. La doccia fredda per lui è arrivata in tarda serata, vista la penalità di nove posizioni inflittagli per eccesso di velocità, che ha consegnato dunque il successo al pilota della Sherco. A completare il podio di giornata ci ha pensato la Honda di Ricky Brabec, mentre per quanto riguarda il lotto dei favoriti bisogna scendere fino alla settima piazza per trovare Joan Barreda e addirittura alla 17esima per la KTM di Toby Price, vincitore della passata edizione. Per quanto riguarda i nostri portacolori, il migliore è risultato essere Alessandro Botturi, il quale ha chiuso in 13esima piazza a 1'13" dal leader.

LA TAPPA DI DOMANI. La seconda tappa vedrà la carovana della Dakar trasferirsi da Resistencia a San Miguel de Tucuman, per una giornata da trascorrere interamente in territorio argentino. Ben 803 km complessivi, di cui 275 di prova speciale per le auto e 284 per i camion. Si tratterà di un percorso inedito, capace di far conoscere ai piloti le polverose aree del Chaco, con temperature che si preannunciano particolarmente elevate. Roba da duri, quindi: giusto per entrare subito nel clima della Dakar.

Marco Privitera

 

{jcomments on}