Ripercorriamo la carriera del pilota spagnolo tragicamente scomparso oggi a soli 24 anni durante le seconde libere del Gran Premio di Catalunya, settimo appuntamento del Motomondiale 2016. Vice campione Moto3 nel 2012, aveva cominciato questa stagione con un podio in Qatar alla prima gara stagionale, lasciando un enorme vuoto con un bottino di 9 vittorie e tanta simpatia. 

“El Mexicano” come veniva soprannominato Luis, era nato a Palma di Maiorca il 7 agosto 1991 ed era il cugino del più conosciuto David, esperto pilota del Mondiale Superbike. La carriera di Luis era iniziata nel 2007 con il doppio impegno nel campionato spagnolo 125 e in Red Bull Rookies Cup: chiuse 7° con 49 punti il campionato spagnolo e 4° con 80 punti la prima stagione in Rookies Cup.

L’anno successivo aveva visto confermato il doppio impegno CEV-Red Bull Rookies Cup con i risultati che erano andati migliorando: 2° con 96 punti e 2 vittorie nel CEV 125, 2° con 145 punti, 4 vittorie, 5 podi, 4 pole ed 1 giro veloce in Rookies Cup. I miglioramenti nella seconda stagione gli avevano spalancato le porte del Mondiale 125 nel 2009: corse il GP di Spagna e Catalogna come wild card con una Honda RS125R del team SAG-Castrol, ma dal GP d’Olanda divenne pilota titolare del team Jack&Jones con una Aprilia RS125R al posto di Simone Corsi, chiudendo la stagione 22° con 21 punti ed un 6° posto in Gran Bretagna quale miglior risultato. 

Nel 2010 aveva firmato per il team Lambretta Reparto Corse, ma venne sostituito da Michael Van Der Mark per problemi finanziari dopo aver portato a casa l’unico punto per il team con il 15° posto al GP di Spagna. Dal GP di Francia corse per il team Stipa Molenaar Racing, chiudendo la stagione al 12° posto con 72 punti ed un 5° posto in Portogallo quale miglior risultato.

Nel 2011, ultimo anno della 125, aveva cambiato ancora team, firmando per il RW Racing GP rimanendo sempre in sella ad una Aprilia. Nonostante due GP saltati per infortunio (Rep. Ceca ed Indianapolis) chiuse la stagione all’8° posto con 116 punti, frutto anche di 2 secondi posti (Olanda ed Australia)

Con l’arrivo della Moto3 nel 2012, Luis era rimasto nello stesso team RW Racing ma in sella ad una Kalex KTM e come compagno di team quel Brad Binder che oggi domina la scena in Moto3. Guadagnò il titolo di vice campione del mondo con 214 punti, frutto di due vittorie (le prime della carriera ad Indianapolis ed Aragon), quattro secondi posti e due terzi posti.

Nel 2013 rispose alla chiamata del team ufficiale Red Bull KTM Ajo, vivendo la sua stagione forse più bella e prolifica a livello di vittorie: furono ben sette quelle ottenute in stagione con 12 podi complessivi, ma il risultato finale gli regalò soltanto un 3° posto in campionato quando aveva il Mondiale praticamente in pugno a 2 gare dalla fine.

La Moto2 lo aveva accolto a braccia aperte nel 2014 e ad attenderlo c’era una Kalex del team Pons, con il campione Moto3 in carica Maverick Vinales quale compagno di box. Aveva ottenuto due podi in Argentina e al Mugello terminando la stagione all’8° posto con 85 punti, mentre nel 2015 non è riuscito a ripetere quanto di buono aveva fatto intravedere l’anno prima, terminando la stagione al 13° posto con 80 punti.

Altro giro ed altro cambio di casaca, con l'inizio di questa stagione nel team SAG e partenza subito con il botto, visto il 2° posto ottenuto in Qatar alle spalle di Thomas Luthi. 

Oggi a Barcellona l’assurdo tragico epilogo: una notizia che non avremmo mai voluto sentire…

 

Marco Pezzoni

 

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