Tragedia a Rechberg, in Austria, dove era in corso di svolgimento la seconda prova del Campionato Europeo Montagna. Il pilota ceco Otakar Kràmsky ha infatti perso la vita in occasione di un incidente avvenuto durante la sessione di prove cronometrate. Tutto è avvenuto nel veloce tratto iniziale del tracciato, quando l'esperto pilota ha perso il controllo della sua Reynard K15 finendo contro gli alberi. Il forte urto ha letteralmente distrutto la monoposto e lo sfortunato Kràmsky è morto sul colpo.

Al momento non sono ancora non state chiarite le dinamiche dell’incidente, ma dalle prime ricostruzioni sembrerebbe emergere un guasto tecnico verificatosi sulla monoposto guidata da Otakar, con la magistratura austriaca che a tal proposito ha aperto un'inchiesta. Da sottolineare però che un video amatoriale girato da uno spettatore ha colto un segno di vernice gialla (il colore della monoposto di Kramsky) presente su un paletto che delimita il lato destro della strada, pochi metri prima del punto in cui la vettura è finita nel bosco sottostante la carreggiata e presente sulla parte opposta.

Le polemiche sulla sicurezza si sono inevitabilmente sollevate, ed il campione in carica Simone Faggioli ha subito chiesto che in quella zona del tracciato, punto spesso critico per l’umidità che si forma a causa degli alberi e che rende l’asfalto scivoloso, venissero installate delle nuove protezioni, in attesa di interventi più rilevanti in vista della prossima stagione.

Kramsky, classe 1959, era uno dei piloti più esperti nel mondo delle cronoscalate: con la BMW M3 Gruppo A aveva conquistato tre volte il campionato europeo di categoria (1995, '97 e '98), oltre che essere un ingegnere di professione e un ottimo preparatore.

Per la cronaca, la gara non è stata annullata: i piloti sono tornati in pista l'indomani per disputare le due manche di gara, pur con la profonda tristezza causata dalla perdita di un collega da tutti conosciuto ed apprezzato nell'ambiente.

Chiara Zaffarano

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