La Suprema Corte, nella sentenza di cui sopra, ha accolto il ricorso di un automobilista per la mancata comunicazione del conducente: infrazione, quest'ultima, che prevede una sanzione da 284 a 1.133 euro. In sostanza, la Sesta Sezione Civile della Cassazione ha bloccato l'ordinanza-ingiunzione per il "ridottissimo scarto temporale tra lo spirare del termine di cui all'articolo 201 Cds e la notifica effettiva".

La sentenza, pubblicata lo scorso 23 dicembre, riconosce di fatto l'importanza della tempestività nella notifica della sanzione entro il termine di 90 giorni, per consentire al proprietario del veicolo di difendersi. In caso contrario, viene meno l'obbligo imposto allo stesso di comunicare chi fosse alla guida al momento dell'infrazione per la decurtazione dei punti sulla patente, implicando soprattutto la decadenza della pesante sanzione altrimenti prevista per la mancata comunicazione.

Questa importante decisione della Corte di Cassazione è sicuramente ben accolta da molti proprietari di autoveicoli che, in questo modo, vedono riconosciuto il diritto di difendersi nei termini stabiliti dal legislatore.

Fabrizio Crescenzi

 

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