BROOKES E HASLAM NELLE DUE GARE, "POCKET ROCKET" IN TESTA. La prima e la seconda piazza ottenute rispettivamente in Gara1 e in Gara2 hanno concesso a Leon Haslam di riprendersi tutto ciò che aveva perso nella parte finale del pre season del British Superbike. Adesso comanda saldamente la lista dei piloti in lizza per il titolo, mentre Hopkins, Linfoot e Ray hanno fatto da aghi della bilancia pur non facendo parte del sestetto di piloti che hanno usufruito dei 500 punti bonus. I podi sono stati composti in Gara1 da Haslam, Hopkins e Brookes, e in Gara2 da Linfoot, Haslam e Ray.

UNA NUOVA CLASSIFICA. La parte più bella dello Showdown è la sua imprevedibilità. Shane Byrne era partito in questo finale di stagione saldamente in testa, e sembrava dover essere lui l’uomo da battere per il titolo. Ma Oulton Park per l’alfiere Be Wiser Ducati si è dimostrata una tappa peggiore del previsto. Adesso Shakey è a ben 23 punti da Leon Haslam, mentre la seconda posizione in classifica di Josh Brookes è solamente a una lunghezza.

PRIMO PODIO PER RAY, BENE HONDA E SUZUKI. Il BSB è ormai il contraltare della World Superbike, con i valori in campo che spesso si allontanano di molto da quelli del mondiale. Difficilmente un pilota al suo primo anno nella top class sarebbe in grado di competere per la vittoria e di conquistare un podio, almeno nell’anno corrente. Nel Regno Unito questo non è affatto vero: Bradley Ray ha condotto in Gara2 la sua Suzuki nel terzetto di testa e si è giocato la vittoria contro un indiavolato Dan Linfoot e con un ben più esperto Leon Haslam, perdendo la volata per poco più di un decimo. Linfoot è inoltre la prova vivente che la CBR 2017 può vincere contro le agguerrite avversarie, anche se il regolamento del BSB è abbastanza diverso da quello del WSBK. Ma considerando le cinque moto diverse nelle prime cinque posizioni all’arrivo della seconda gara, sembrerebbe che il British Superbike equilibri di più i valori in campo.

Alex Dibisceglia

 

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