Doveva essere una gara cruciale per l'assegnazione dei titoli 2018, e la 3 Ore di Barcellona non ha deluso le aspettative. L'ultimo appuntamento della stagione del Blancpain Gt ha infatti emesso i suoi verdetti dopo l'ultima gara endurance molto movimentata e non certo priva di colpi di scena. Dopo la pole nella sessione di qualifica mattutina, la Mercedes #4 del team Black Falcon si è presentata al via a pari punti con i rivali del team Akka, Vautier-Juncadella-Marciello. Ed esattamente come la sessione cronometrata, Engel-Buurman-Stolz hanno replicato una performance di simile livello anche al via dell'ultima e decisiva corsa.

Maro Engel, grande specialista delle partenze, ha imposto subito un ritmo inavvicinabile per tutti, rifilando ben 20 secondi di distacco al più diretto inseguitore al termine del primo stint. La grande competitività messa in mostra dalla Amg #4, dimostrata anche dagli altri due piloti del team Black Falcon, non è tuttavia bastata per garantire alla squadra tedesca una vittoria "tranquilla", come probabilmente ci si sarebbe aspettati dopo i primi scampoli di gara. Questa 3 ore di Barcellona è stata infatti caratterizzata da ben quattro regimi di safety-car, l'ultimo dei quali proprio a ridosso della bandiera a scacchi, trasformando il finale in una vera e propria corsa sprint negli ultimi cinque minuti di gara. Con soli quattro decimi di vantaggio sulla Mercedes #88 alla ripartenza, Yelmer Buurman è comunque riuscita a tenere i nervi saldi e a transitare per prima sotto la bandiera a scacchi.

Non c'è stato quindi nulla da fare per Marciello ed i suoi compagni, i quali recriminano principalmente su una partenza dalla sesta casella della griglia. Costretti alla rimonta nei confronti del leader, sulla loro strada ci si è messa pure l'Aston Martin #76 di Thiim-Vaxiviere-Dennis, a lungo alle spalle della Mercedes #4 ed in costante lotta per il podio. Il secondo posto della compagine Akka ha comunque regalato il titolo assoluto del Blancpain Gt a Marciello, al quale per un'inezia è sfuggito un tris che avrebbe avuto dell'incredibile. La gara dell'Aston è stata invece rovinata da un contatto con l'Audi #1 di Mies-Vanthoor-Riberas, con i ragazzi del team R Motorsport sono stati costretti al ritiro in una gara in cui avrebbero meritato sicuramente di più, mentre alla vettura del team Wrt è stata comminata una penalità. Di tutto questo sono stati bravi ad approfittarne Rigon-Aleshin-Molina, che hanno completato il podio con la loro Ferrari del team Smp dopo un bel duello con la Jaguar #54 Grenier-Zaugg-Fontana.

Il team Emil Frey, oltre ad aver ottenuto un risultato prestigioso in chiave assoluta, ha fatto sua la vittoria nella classe Silver sfruttando soprattutto la debacle della Mercedes #6, detentrice della leadership prima dell'ultimo round. Per l'equipaggio Black Falcon oltre al danno è arrivata anche la beffa, dato che in virtù del loro ritiro, il titolo è finito nelle mani di Manchester-Bastian, terzi di classe a Barcellona.

In classe Pro-Am bella affermazione della Lamborghini di casa Lazarus condotta da Ramos-Cipriani-Crestani, in testa dall'inizio alla fine. Mentre il titolo assoluto di classe era già saldamente nelle mani di Winckelhock-Stievenart, quello dell'Endurance Cup è stato conquistato in Catalunya dalla Mercedes #42 di Leventis-Buncombe-Williamson, ai quali è bastato un ottavo posto. Tra i team invece a spiccare è stata Af Corse, detentrice del titolo Endurance 2018.

Passando agli Am, la Lamborghini di Barwell Motorsport si è dimostrata ancora una volta imbattibile in terra catalana, grazie a Amstutz-Machitski-Abra. I tre hanno fatto incetta di titoli, facendo loro sia quello assoluto che quello in classe Endurance.

Alessio Sambruna