Il pilota della Honda LCR Cal Crutchlow ha centrato la sua quarta pole in MotoGP e si troverà affiancato in prima fila da Dani Pedrosa e Johann Zarco. Il britannico è anche il quarto poleman in quattro gare dall'inizio anno. Sicuramente nessuno se lo aspettava lì davanti a tutti, anche se le Honda sono parse sin dalle libere le più veloci e costanti. Complice un errore nel giro buono di Marc Marquez, l'Inglese avrà strada libera davanti a sé, anche se il vero favorito pare essere Dani Pedrosa, che su questa pista si è sempre espresso ad altissimi livelli. Da tenere d'occhio la mano destra che ancora soffre dell'operazione di due settimane fa conseguente alla frattura rimediata in Argentina. Il suo compagno di squadra, però, non gli darà vita facile. Sicuro della sua gomma “hard” all'anteriore, si dice ancora indeciso sul posteriore: “Oggi abbiamo lavorato molto in ottica gara e considerato tutto; la quinta posizione di partenza non è affatto male”. Gli avversari sono avvertiti.

Sul versante Suzuki i piloti Alex Rins e Andrea Iannone sono molto soddisfatti del comportamento della loro moto, che da Austin sembra aver imboccato la strada giusta per un setting che sembra adattarsi bene sia alle piste veloci che a quelle più lente. Queste le dichiarezioni di Andrea Iannone: “Stiamo migliorando nei punti deboli e mantenendo quelli forti. L'anno scorso qui abbiamo faticato, non era scontato essere veloci" – e continua - "Visti i giri compiuti sul 39 basso ed il buon lavoro svolto, penso che siamo sulla strada giusta, avendo per ora un buon ritmo”.

Sul versante Ducati, un po' come era successo l'anno scorso, Jorge Lorenzo ritrova la performance e si dice molto soddisfatto e pronto ad azzerare il suo mondiale ripartendo da qui: “Sono molto contento delle modifiche che Ducati ha portato qui. La moto è più stabile e meno nervosa. Sono diminuiti un po' di problemi, andiamo meglio in curva. Ducati rovina poco l'anteriore, ma dovrà essere docile anche con quella posteriore, perché la gara sarà lunga e le temperature si prospettano piuttosto alte”. Gli fa eco un Andrea Dovizioso fiducioso per la gara: ”Questa è una gara strana e lunga, farà tanto caldo e in gara si gira peggio che nelle prove. Sono contento di come abbiamo lavorato, e di come abbiamo sistemato le cose in extremis. Purtroppo in Q2 non ho fatto un giro perfetto, avrei potuto chiudere secondo".

In casa Yamaha facce stranite. Tempi in qualifica e passo gara da dimenticare, ma soprattutto un posteriore che slitta troppo e l'elettronica che non aiuta con l'aumentare delle temperature. Valentino Rossi spera di trovare qualcosa durante i venti minuti di warm-up, ma si è detto molto preoccupato per domani, visto che la moto dopo qualche giro subisce già un primo calo di performance al posteriore. Escluse le “hard” in gara, dimostratesi troppo scivolose.

Una gara che si preannuncia incerta, quindi, con le temperature elevate che metteranno a dura prova quei piloti che sceglieranno una media al posteriore. Le Suzuki sono pronte a interrompere lo strapotere Honda (senza l'errore di Marquez la prima fila sarebbe tutta Honda) e le Ducati cercheranno un guizzo per contrastare le moto del sol levante, che appaiono tutte, eccezion fatta per le due Yamaha ufficiali, papabili per il gradino più alto del podio.

Michele Bertolini