Gara-2. A partire dalla pole, con la griglia invertita, è il marocchino Bennani (su Volkswagen Golf), affiancato dall’idolo di casa Ma (Honda) che subito si fa beffare da Comte (Peugeot), il cinese cerca di recuperare ma va al contatto col francese e scivola in undicesima posizione colpendo Shedden (Audi), ne approfittano Oriola (Cupra) e Berthon (Audi). Bennani cerca subito di prendere il largo mentre nelle retrovie è subito lotta per l’ottava posizione fra Huff (Golf) e Panis (Audi); Shedden rientra ai box per i controlli di rito in vista della partenza dal palo di Gara-3.

Duello in casa Hyundai con Yvan Muller e Thed Björk in lotta per la Top-10, weekend decisamente sfortunato per quest’ultimo che, poco dopo, viene centrato in pieno da Filippi (Leon Cupra), risultato gara rovinata per entrambi costretti al ritiro durante la quarta tornata. A dominare la scena sono le Audi, nettamente favorire su questo tracciato, con Vervisch che, dopo un bel duello, supera Dupont che, perdendo contatto, viene sopravanzato anche da Panis.

A metà gara abbandonano la compagnia altri nomi illustri: Tarquini e Scheider costretti ai box per le riparazioni in vista della terza manche; mentre in pista Ma si rende autore di un altro contatto, questa volta, ai danni di Huff. Dopo una lunga fase di studio finalmente Berthon, al tredicesimo passaggio, riesce ad infilare Oriola che, invano, prova a resistere, il francese cerca subito di ricucire il distacco dal battistrada.

Negli ultimi giri Comte si fa sempre più minaccioso negli specchietti di Bennani che decide di effettuare la manovra di sorpasso nell’ultimo giro: entra deciso in staccata ma i due vanno al contatto, il francese è costretto a ridare strada al portacolori del Team Loeb Racing per evitare sanzioni congelando, così, la classifica.

Gara-3. A partire dal palo è Shedden che, allo start, nonostante la toccata con Dupont cerca subito di prendere il largo, Guerrieri ne approfitta e balza dal quarto al secondo posto beffando Vervisch e Dupont.

È nelle retrovie che succede la carambola: Comte, spinto da Vernay, va a muro e viene preso da Huff, a sua volta, centrato da Szabo (Leon Cupra) e Homola (Peugeot).
Immancabile l’ingresso della Safety Car per spostare le vetture incidentate, nel mentre Guerrieri ritorna in quarta posizione per aver tagliato la prima curva, mentre a Vernay viene comminato un Drive Through per aver spinto il pilota Peugeot.

La gara riprende solamente al nono passaggio, con il terzetto Ma, Ceccon e Bennani a lottare per la settima piazza; mentre è lotta dura anche al vertice con Dupont che sfanala Shedden: i due procedono appaiati in diverse curve quando il belga arriva lungo nella staccata della chicane e travolge gli pneumatici posti al suo interno che, dopo essere rimbalzati sull’Audi di Shedden, rimangono in traiettoria: secondo ingresso per la vettura di sicurezza.

Si riprende al quindicesimo giro, mentre Muller rientra ai box con la sua Hyundai fumante, con Shedden sempre saldamente al comando questa volta marcato stretto da Vervisch, più staccato Dupont.
Negli ultimi passaggi è uno scatenato Berthon a tenere alta l’attenzione: infila Oriola e sale in quinta posizione pronto a dare battaglia a Guerrieri, ma l’argentino riesce a tenere dietro di mestiere il francese fino alla bandiera a scacchi.

Doppia trasferta cinese che ha detto bene alla casa dei quattro anelli, mentre segna una battuta d’arresto per i driver Hyundai.
Situazione in classifica quasi immutata con Tarquini, nonostante un triplo zero in casella, ancora saldamente al comando; appuntamento nell’ultimo weekend di ottobre per il penultimo appuntamento del campionato sullo storico tracciato di Suzuka.

CLASSIFICA WTCR

Michele Montesano