“TOM SYKES AND KRT TO FINISH SPORTING RELATIONSHIP AT END OF 2018 SEASON”, così titola il comunicato stampa di Provec Racing (la squadra spagnola che gestisce le Kawasaki ZX10R ufficiali nel Mondiale Superbike) arrivato nella notte che sancisce la fine del rapporto durato 9 anni tra Tom Sykes e la casa di Akashi a fine stagione.

I 4 round rimanenti (Portimao, Magny Cours, Argentina e Losail) saranno dunque gli ultimi della carriera in verde del barbuto pilota di Huddersfield, approdato alla corte di Akashi nel 2010 dopo il primo anno di apprendistato in Superbike nel 2009 in Yamaha al fianco di Ben Spies.

Era un po’ nell’aria questa notizia di un Sykes desideroso di cambiare aria, schiacciato dall’ingombrante teammate Jonathan Rea e relegato allo scomodo ruolo di “seconda guida” all’interno del team ufficiale Kawasaki. Di fatto la fase “discendente” della carriera di Sykes è coincisa proprio con l’approdo, nel 2015, del “Cannibale” all’interno del team verde, calamitando su di sé le maggiori attenzioni sia dei tecnici giapponesi che della stampa.

Il comunicato stampa non fa altro che ufficializzare questo desiderio di Tom di uscire dall’ingombrante ombra del compagno di box ed andare a cercare nuove sfide per gli ultimi anni di carriera, pur essendo ancora piuttosto “giovane” (ha la stessa età di Pedrosa, tanto per dire) ed un pilota che può ancora dare tanto alla Superbike e che con la moto giusta potrà trarre nuova linfa.

Era la notizia che ci voleva per smuovere l’immobile mercato piloti della Superbike, fermo ai rinnovi di Rea (biennale con Kawasaki) e di Razgatlioglu (con Puccetti per il 2019). Con questo annuncio, le domande saranno: dove andrà Sykes nel 2019? Chi salirà sulla seconda Kawasaki? L’indiziato per prendere il posto di Tom è quasi sicuramente Leon Haslam, amico di Rea e suo teammate nella 8 ore di Suzuka, mentre per Tom il futuro è molto più incerto tra Yamaha, BMW, Honda e perché no, anche una Panigale V4 lasciata libera da Melandri o Davies…

Ecco le parole di Tom Sykes, Guim Roda e Steve Guttridge al termine dell’annuncio ufficiale.

Tom Sykes:Sento che il tempo è arrivato; il momento di fare un cambiamento nella mia carriera e cercare nuove sfide. Avere la motivazione di spingere al limite te stesso e la tua moto  è tanto più importante quando cerchi la vittoria ad ogni gara e sento di aver dato tutto quello che avevo in KRT. Ora sono nel mio miglior stato di forma, e ho l'esperienza e le prestazioni per continuare a vincere. Così ora ho deciso di fare un passo indietro rispetto al progetto KRT per il 2019 e cercare nuovi traguardi e sfide. Ora mi concentrerò per finire sul podio negli ultimi quattro round del 2018. Sono determinato a godermi la mia corsa e far sì che questo annuncio porti effettivamente fine a tutte le speculazioni. Il tempismo di questa grande decisione professionale non è mai facile ma è particolarmente difficile in quanto anche la mia vita personale affronta grandi cambiamenti. Riguardo a ciò, sento che il peso della pressione è stato leggermente sollevato dalle mie spalle e sono sicuro che il 2019 mi consentirà di operare a pieno regime

Guim Roda, team manager KRT: Le ultime settimane sono state abbastanza impegnative e di sicuro abbiamo parlato molte ore internamente. Negli ultimi round la concentrazione di Tom non è stata la migliore, dato che aveva a che fare con una decisione importante - a parte alcuni punti da risolvere per la famiglia - questo ha richiesto molta della sua concentrazione negli ultimi due anni. Spero che questa conferma finale ci darà spazio per finire l'anno nello stesso modo in cui abbiamo dominato ad Assen. Abbiamo un grande lavoro da fare fino alla fine dell'anno, quindi non è il momento di dire addio ancora. Ovviamente questo è un annuncio di intenzioni per il 2019 ma il più importante è lavorare duro per finire l'anno con la stessa determinazione con cui abbiamo iniziato”

Steve Guttridge, KME Racing Manager: Abbiamo un sacco di storia e migliaia di momenti felici con Tom nel corso degli anni. I suoi sforzi sia in pista, test, sviluppo più all'interno della stampa e in occasioni pubbliche con i fan hanno avuto un impatto molto positivo su Kawasaki. È così popolare perché dà sempre il 100%. È triste perdere un grande ambasciatore del marchio all'interno del KRT, ma capisco che è tempo per lui di affrontare i suoi nuovi obiettivi e le sue motivazioni. Indipendentemente dalla direzione in cui si muove, vogliamo aiutarlo a creare il suo miglior futuro possibile e ciò significa ovviamente ripartire in pole position a Portimao mentre la stagione riprende”

Ichiro Yoda, KRT Senior Engineer: Comprendiamo i desideri di Tom e siamo d'accordo che è tempo di prendere strade diverse in WorldSBK. Io e tutto il gruppo di ingegneri KHI abbiamo grande rispetto per il lavoro svolto dall'inizio del progetto WorldSBK 2010 e, naturalmente, per quello che deve ancora fare fino alla fine dell'anno. I suoi sensori per fare il giro più veloce, sviluppare componenti e comprendere i dettagli del feedback della bici per migliorare il pacchetto sono stati molto utili in quegli anni, saremo sempre grati per i suoi sforzi”

Carriera di Sykes fino a luglio 2018

9 anni con Kawasaki in WorldSBK (8 con KRT ed 1 con PBM) 
Campione del Mondo 2013 per Kawasaki (20 anni dopo Scott Russell)
Gare: 252 (222 per Kawasaki) 
Vittorie: 34 (34 per Kawasaki) 
Podi: 106 (105 per Kawasaki) 
Pole: 46 (46 per Kawasaki) – Record SBK (il precedente era di 43)
Prime file: 76 (76 per Kawasaki) 
Giri veloci: 38 (38 per Kawasaki) 
Carriera in WorldSBK iniziata nel 2008 come Wild Card > dal 2009 pilota a tempo pieno

Marco Pezzoni - @marcopezz2387