Se gara-1 è stata un assolo di Jonathan Rea verso la sua vittoria numero 63, gara-2 è stata ben più movimentata grazie al bellissimo duello tra il Cannibale e l’olandese Michael Van Der Mark negli ultimi giri della gara. Un progresso, quello delle Yamaha, arrivato subito dopo il doppio successo dell’olandese in Inghilterra e coinciso anche con l’ingresso della gomma posteriore più larga per aiutare team in difficoltà nella gestione gomme (leggasi Yamaha ed Aprilia).

Anche Aprilia in queste ultime gare è in netta crescita grazie al secondo podio consecutivo di Laverty e ad un Savadori in grande spolvero malgrado i problemi di vecchiaia di un progetto, la RSV4 nato nel lontano 2009 e che avrebbe bisogno di una bella svecchiata. Da capire chi prenderà in gestione le prossime Aprilia, dato che Milwaukee sembrerebbe orientata verso BMW o un ritorno nel British.

Togliendo i soliti 6 nomi (Rea, Sykes, Davies, Melandri, Lowes, Van Der Mark) andiamo a vedere team per team i risultati del weekend.

Milwaukee Aprilia: tolte le tre fortissime Kawasaki, Ducati e Yamaha, Aprilia è quella che sta mostrando i progressi maggiori grazie al gommone posteriore 200/65, che aiuta non poco nella gestione della gomma stessa nelle fasi delicate della gara. Peccato che a fine anno ci sia la separazione tra Milwaukee ed Aprilia e di conseguenza Laverty e Savadori rischiano di rimanere senza moto per il 2019. Buonissimo il podio di gara-1 di Laverty, meno buona per entrambi i piloti invece gara-2: Savadori 7° davanti a Laverty e qualche problema di troppo nel consumo delle gomme.

Barni Ducati: tanto Bravo Fores in gara-1 a chiudere in P6 (miglior pilota privato) davanti a Melandri, quanto sfortunato in gara-2, chiusa dopo appena 2 giri causa moto ammutolita all’uscita dalla curva del Tramonto. Sommando i risultati dei piloti della Stock (Cavalieri e Ferrari), un weekend piuttosto sfortunato per il team bergamasco.

Red Bull Honda: nel complesso un buon weekend per i due alfieri del team Red Bull Honda, Camier e Gagne. P9 e P10 per Camier in entrambe le gare, doppia P14 invece per Gagne sulla pista che aveva visto solamente in Rookies Cup. Qualche problema di troppo a serbatoio pieno nei primi giri di gara e con le gomme che non entrano in temperatura. Timidi segnali di risveglio di mamma Honda…

Triple M Honda: weekend totalmente da dimenticare invece per l’altro team Honda, che schiera un altro americano, PJ Jscobsen. Sempre in fondo alla griglia nei turni di libere e Superpole, in gara-1 il buon PJ non va oltre una deludente P16, mentre in gara-2 Jacobsen si ritira a 2 giri dalla fine per problemi tecnici sulla sua CBR.

Puccetti Racing Kawasaki: qui i complimenti vanno fatti sia a Toprak, in pista nonostante un piede rotto, cortesia del brutto volo di Laguna Seca, che a tutto il team Puccetti per aver preparato ex novo una moto totalmente nuova arrivata da Kawasaki in sostituzione di quella disintegrata in America. Doppia top 15 per Toprak e piede che può essere messo a riposo fino a settembre.

Gulf Althea BMW: weekend in chiaroscuro per i ragazzi del team capitanato da Genesio Bevilacqua. In gara-1 Loris Baz è stato costretto al ritiro causa scivolata in partenza per evitare Melandri davanti a lui. Peccato perché partiva da una ottima P6 sulla griglia di partenza. In gara-2 invece Loris ha chiuso in P9, ma staccato dal gruppo che lo precedeva.

MV Agusta: non se l’è passata certo bene invece Jordi Torres con la sua MV. In gara-1 è scivolato, ma è riuscito a riprendere la via della pista concludendo però in P18 dietro solo alla Ducati di Michael Rinaldi. In gara-2 invece un problema tecnico ha fermato la corsa dello spagnolo poco prima del ritiro clamoroso del suo connazionale Fores.

Go Eleven Kawasaki: weekend piuttosto complesso anche per il team guidato da Gianni Ramello e Denis Sacchetti. Roman Ramos ha concluso sì entrambe le gare a punti, ma ha avuto i suoi bei problemi di gomme pur optando anche lui per il gommone posteriore che permette di gestire meglio il finale di gara. 

Pedercini Racing Kawasaki: weekend sulla falsariga di PJ Jacobsen con la Honda Triple M: un ritiro in gara-1 dopo appena 3 giri ed una P16 piuttosto deludente per un pilota che dovrebbe conoscere il tracciato di Misano come le sue tasche dai trascorsi in MotoGP, ma che invece fatica tantissimo con la Kawasaki del team capitanato dal grande Lucio Pedercini.

Guandalini Yamaha: al posto di Karel Hanika, infortunato (sostituto a sua volta del licenziato Jezek), è stato chiamato Alessandro Andreozzi, l’unico che forse era riuscito a capirci qualcosa di quella moto. Peccato il ritiro in gara-2 a 4 giri dalla fine, ma in gara-1 è riuscito a portare un punticino al team che dalla prossima gara tornerà ad avere il ceco Hanika. 

Orelac VerdNatura Kawasaki: weekend che può essere archiviato come positivo dal team che ha nell’argentino Mercado la sua unica punta di diamante. Il buon Tati chiude in P10 gara-1, portando una manciata di punti al team mentre in gara-2 chiude ultimo vittima anche lui di una scivolata.

Niccolò Canepa & Michael Rinaldi: discorso a parte meritano Niccolò Canepa e Michael Rinaldi. Il buon Nick tornava sulla Yamaha R1M del team Crescent dopo l’esperienza non felicissima di Donington. Questa volta è andata un po’ meglio, con il pilota ligure a punti in entrambe le gare (P13 e P12). Discorso diverso per Rinaldi: gara-1 chiusa in P17 con problemi di gomme, gara-2 terminata in P11 e moto al parco chiuso come miglior team privato.

Per i piloti della Superbike arrivano le meritate vacanze fino a settembre: il prossimo appuntamento del Mondiale sarà a metà settembre sul meraviglioso saliscendi di Portimao.

Marco Pezzoni - @marcopezz2387