“NON CI PENSO, VOGLIO SOLO CORRERE”. È questo che Jonathan Rea ha dichiarato prima dell’inizio del weekend francese che dà il via alla parte conclusiva della stagione della Superbike. A Magny Course Rea si gioca il primo match point per conquistare il titolo, e se da un lato la dichiarazione rilasciata dal bi-campione del mondo ha senso (mancano in fondo ancora due round), dall’altro lato la solida prima posizione del venerdì di Johnny lascia ben poche speranze alla disperata lotta che Sykes (decimo a 1"3 dalla vetta) sta combattendo per tenere aperto il Mondiale.

UNA NUOVA GOMMA DA BAGNATO. Per il round francese Pirelli, fresca di rinnovo come fornitore unico degli pneumatici per il Mondiale delle derivate dalla serie fino al 2020, oltre alle soluzioni da asciutto giá viste negli ultimi tre round ha deciso di portare una nuova gomma da bagnato, questa nell’inedita versione 200/60. Viste le mutevoli condizioni meteorologiche del Circuit de Nevers Magny-Cours, non esiste pista migliore per mettere alla prova la nuova copertura in fase di sviluppo.

FUORI BRADL, DENTRO GIUGLIANO E GAGNE. Continua nel mentre la rivoluzione Honda nel box Ten Kate. Con Bradl fuori per recuperare dall’incidente del Portogallo, sulle due CBR del team Red Bull stanno girando Davide Giugliano e Jake Gagne, pupillo Honda proveniente dal MotoAmerica. Entrambi lontani dalla vetta, i due piloti hanno in primis il compito di offrire un punto di vista diverso sui problemi che la Honda sta riscontrando nel trovare la competitività necessaria per tornare al vertice della categoria, compito nel quale Giugliano si alterna con Takumi Takahashi (pilota All Japan Superbike e tester HRC). Ma questo venerdì non sembra aver portato buone notizie.

DUCATI E YAMAHA ALLA RISCOSSA. Non sono mancate comunque le sorprese in questo venerdì francese. Se la terza e quarta posizione di Marco Melandri e Chaz Davies si possono dichiarare scontate, altresì non si può dire del secondo tempo assoluto di Michael Van Der Mark, a poco più di quattro decimi da Rea. “Magic Mike” ha sete di riscatto dopo aver passato il weekend scorso in un angolo del box di Valentino Rossi, in attesa di un ingresso in pista con la M1 poi mai avvenuto. Altrettanto positiva la quinta posizione di Lorenzo Savadori, che finalmente ha trovato la quadra della sua RSV4 e ritorna ad affacciarsi alle posizioni che contano. Bene anche Camier, settimo con la MV Agusta.

La classifica dei tempi combinati: 1. Rea (GB-Kawasaki) 1’37"489 media 162,886 km/h; 2. van der Mark (Ola-Yamaha) 1’37"928; 3. Melandri (Ita-Ducati) 1’37"966; 4. Davies (GB-Ducati) 1’37"983; 5. Savadori (Ita-Aprilia) 1’38"016; 6. Fores (Spa-Ducati) 1’38"031; 7. Camier (GB-MV Agusta) 1’38"032; 8. Lowes A. (GB-Yamaha) 1’38"133; 9. Laverty (Irl-Aprilia) 1’38"152; 10. Sykes (GB-Kawasaki) 1’38"328; 11. Mercado (Arg-Aprilia) 1’38"661; 12. Torres (Spa-BMW) 1’38"702; 13. De Rosa (Ita-BMW) 1’39"205; 14. Ramos (Spa-Kawasaki) 1’39"354; 15. Giugliano (Ita-Honda) 1’39"698; 16. Badovini (Ita-Kawasaki) 1’39"733; 17. West (Aus-Kawasaki) 1’39"770; 18. Russo (Ita-Yamaha) 1’40"050; 19. Andreozzi (Ita-Yamaha) 1’40"237; 20. Jezek (Cze-Kawasaki) 1’40"522; 21. Gagne (Usa-Honda) 1’40"783; 22. Lussiana (Fra-BMW) 1’41"081.

Alex Dibisceglia

 

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