UNA LOCATION NON REPLICABILE. Non è una parola scelta a caso: le moto che si trovano nel Museo dei Miti di Genesio Bevilacqua sono tutto tranne che repliche: la storia che si respira rasenta l’incredibile. Ci sono più di trent’anni di storia esposti partendo dalle due tempi di casa Suzuki e Yamaha fino alla Desmosedici GP7 di Casey Stoner, vincitrice (per ora solitaria) del titolo per la casa bolognese. Non è nemmeno un caso che le 5 moto esposte direttamente all’ingresso del museo siano Honda (tra le quali fa bella mostra una RC-213 S). È in questo fantastico mondo che Genesio, aiutato da Alessandro Del Bianco e da Midori Moriwaki, ha tolto il velo ad una CBR con una livrea che i più nostalgici ricorderanno sicuramente.

DUE TEAM, UNA SOLA MENTE. Mentre le due Honda seguite direttamente da HRC completano il loro processo di evoluzione in Giappone, in Italia è stata mostrata una fedele replica della Honda che andrà a condurre Del Bianco. A tutt’oggi Alessandro sta conducendo la moto che ha visto lo start della 8H di Suzuka 2018, molto simile a quella con il quale il team Moriwaki ha corso il JSB1000, mentre la moto definitiva sarà pronta solamente per i test di Phillip Island. Anche a Portimão, quindi, Alessandro proverà con la Honda ufficiale del Mondiale Endurance, mentre la moto che arriverà avrà sicuramente scarico made in Termignoni (ce lo assicura Ernesto Marinelli) e monterà particolari provenienti dalle special parts Moriwaki, tra cui il forcellone customizzato.

TRA “ANDIAMO PER VINCERE” E “LO FACCIAMO PER I GIOVANI”. Queste sono le citazioni dei due protagonisti di questa presentazione, Genesio Bevilacqua e Midori Moriwaki. Il primo non accetta compromessi: “Con Honda non siamo certo qui per fare numero. L’obiettivo è quello di puntare in alto, io da Phillip Island sono venuto via più di una volta con la coppa del vincitore nel tir del team. È chiaro che la prima cosa da fare sarà dare tempo ad Alessandro di prendere confidenza con la moto, ma tutto il team cercherà sempre il risultato migliore”. Midori Moriwaki, Managing Director dell’omonima casa, è entusiasta soprattutto della parte di “vivaio” del progetto: “Ciò che ci accomuna al Team Althea è lo spirito con cui viviamo le corse – ha dichiarato durante la presentazione – Per Moriwaki è importantissimo puntare sul talento dei più giovani, e poter unire le nostre due culture per un obiettivo comune è ciò che rappresenta di più il team Moriwaki ed il motorsport in generale. Quando Genesio mi ha parlato di Alessandro Del Bianco, ho immediatamente pensato di doverlo aiutare in questa avventura. Il risultato lo potete ammirare tutti.

Alex Dibisceglia