Tra una settimana finalmente il WorldSBK ripartirà dopo un inverno che ha visto tanti cambi di casacca, piloti scontenti senza una moto e prestigiosi rientri. Oggi sono stati tolti i veli all’ultima moto del lotto dei partenti: la Honda CBR 1000 RR SP2 del Moriwaki Althea Honda Team. L’arma di HRC per tornare a vincere un mondiale in SBK che manca dal 2007 con James Toseland e la CBR gestita da Ten Kate.

Il ritorno di HRC. 29 settembre 2002, Colin Edwards vince ad Imola l’ultima gara della stagione, conquista così il titolo mondiale e HRC abbandona il mondiale SBK per concentrarsi sulla neonata MotoGP. Sono passati diciassette anni da allora e HRC ha finalmente deciso di rimettere in campo le sue moto e lo fa tramite Moriwaki. Quella giapponese è la struttura più vicina a HRC tanto che nell’All-Japan SBK ed alla 8h di Suzuka i team di Mamoru Moriwaki corrono con materiale ufficiale.

La moto. Il ritorno di HRC lo si può riconoscere subito dalle carene della moto. Il rosso/bianco/blu della HRC che abbiamo già visto nell’ultima 8h di Suzuka copre interamente la moto, mentre il giallo di Moriwaki si intreccia col blu. A livello tecnico HRC si affida alle sospensioni Ohlins, ai freni Nissin, mentre è italiano l’impianto di scarico firmato Termignoni.

I piloti. Al confermato Leon Camier, che sulla Honda WorldSBK ha corso lo scorso anno con la CBR gestita da Honda Europe e Ten Kate si aggiunge Ryuichi Kiyonari, portabandiera Moriwaki da diverse stagioni nell’All-Japan SBK. L’inglese ha raccolto sette podi nella sua avventura ormai decennale nel WorldSBK; lo scorso anno ha chiuso al dodicesimo posto in campionato saltando sei manche a causa di un infortunio, raccogliendo come miglior piazzamento un quarto posto in Thailandia. Per King Kyo invece si tratta di un ritorno nel mondiale SBK, a dieci anni dall’ultima apparizione da pilota Honda Ten Kate. Con la struttura olandese era riuscito in due stagioni a vincere tre round e raccogliere altrettanti podi.

Leon Camier:È un vero onore essere coinvolti in questo progetto con il supporto di Honda e l'esperienza di Moriwaki e Althea. È tutto nuovo ovviamente, questo significa che abbiamo molto lavoro da fare, penso che abbiamo un buon potenziale, sono entusiasta di vedere cosa possiamo fare. Sarà bello entrare in pista con i nostri rivali questa settimana e capire dove siamo. C'è molto da lavorare, come ho detto, la moto è stata sviluppata in un campionato diverso, ma siamo pronti per la sfida. Il nostro obiettivo principale è migliorare gara per gara.

Ryuichi Kiyonari: “Sono davvero entusiasta di avere l'opportunità di tornare nel Mondiale Superbike e ringrazio Honda, Moriwaki e Althea per aver riposto la loro fiducia in me. Molto è cambiato da quando ero l'ultimo in campionato, nel 2009, e penso che il livello sia ora molto più alto con molti piloti veloci. Detto questo, ho lavorato duramente negli ultimi anni e spero di poter continuare a crescere in questa stagione con la mia nuova moto e il mio nuovo team. Sono molto motivato e credo che possiamo lavorare insieme per ottenere dei buoni risultati.”

Mathias Cantarini