Il Consiglio Mondiale FIA, con una decisione clamorosa, ha modificato il regolamento tecnico del WEC che entrerà in vigore nel 2020: la nuova categoria, che andrà a prendere il posto delle attuali LMP1, non sarà solamente riservata alle Hypercar, ma anche alle vetture derivate dalle rispettive versioni stradali in versione racing. L’obiettivo principale è quello di allargare il parco partenti, poiché, a valle dell'ultima stesura del regolamento, molte case si erano defilate; secondariamente si cerca di ridurre i costi per affrontare un’intera stagione.

Dopo una presentazione in pompa magna del nuovo regolamento Hypercar da parte dell’ACO, e la relativa enfasi iniziale, sono state tante le case costruttrici che si sono disimpegnate tirandosi indietro per il nuovo corso del Mondiale Endurance: chi per via dei budget troppo elevati, chi per una tecnologia che non corrispondeva con l’attuale produzione, alla fine sono rimaste la solita Toyota e qualche piccolo costruttore, quasi a replicare la situazione attuale.

Per questo motivo la FIA ha cercato di correre ai ripari con l’obiettivo di abbattere i costi e invogliare più costruttori verso la partecipazione, dando la possibilità a questi ultimi di portare in pista vetture “custom”, ossia derivate dalla serie e dotate di opportune modifiche, per competere con le Hypercar progettate appositamente per la categoria. Una retromarcia davvero importante, ma doverosa per poter ampliare il bacino di vetture che potenzialmente potranno darsi battaglia a Le Mans, come Koenigsegg, Brabham o Glickenhaus, le quali presentano delle supercar, ma non dispongono di budget faraonici per poter affrontare un campionato di respiro mondiale.

Unitamente a questa apertura, un altro cambiamento importante riguarderà la componente ibrida: l’assale mosso dal sistema elettrico sarà quello posteriore e non più quello anteriore, come inizialmente ipotizzato, portando ad un ulteriore abbattimento dei costi a livello progettuale.

Sicuramente la Toyota non gradirà queste modifiche, ma l’inversione in corso d’opera servirà ad attrarre nuovi costruttori, anche se, come rovescio della medaglia, potrebbe impoverire la categoria GT, che costituisce da sempre l’ossatura della classe Endurance.

Per conoscere maggiori dettagli, non ci resta che aspettare il prossimo fine settimana quando, in occasione della 1000 Miglia di Sebring, verrà svelato il nuovo regolamento in tutti i suoi dettagli.

Michele Montesano