Parliamo delle prestazioni che più hanno sorpreso, degli exploit, ai quali abbiamo assistito in questo 2018:

10. Jack Miller, MotoGP, qualifiche Argentina: Jack Miller non lo si può sicuramente considerare una sorpresa, lotta con Alex Marquez per il titolo Moto3, perdendolo per soli due punti. Nel 2016 vince la sua prima gara in MotoGP in una pazza gara ad Assen, condizioni meteo particolari che caratterizzano anche questo pazzo sabato argentino: la pioggia arriva sul circuito di Thermas de Rio Hondo bagnando a tratti la pista, condizione che porta tutti i piloti a scegliere le coperture rain, tutti tranne uno: Jack Miller. “Jackass” sceglie le slick e con un giro non adatto ai deboli di cuore si aggiudica la pole position.

9. Team No Limits, EWC, Bol d’Or: La squadra di Moreno Codeluppi, ormai presenza storica della categoria stock dell’EWC, dopo aver terminato in quarta posizione la stagione 2017/2018, inaugura nel migliore dei modi anche l'ultimo anno agonistico con il terzo posto al Bol d’Or, la 24 ore più provante per mezzi e piloti con Luca Scassa, Michael Mazzina e Christian Gamarino, che sfrecciano sul lungo rettilineo del Mistral ad oltre 300 km/h fino alla bandiera a scacchi, chiudendo in dodicesima posizione assoluta e sul gradino più basso del podio.

8. Toprak Razgatlioglu, WorldSBK, Donington Park: Quella del turco a Donington in gara-2 è una gara incredibile, quasi da veterano, invece il ventunenne pupillo di Kenan Sofuoglu è un rookie. Incredibile la quantità di talento e maturità espressa in questa prima stagione tra i grandi di Toprak, una gara in attesa in coppia con Lorenzo Savadori, per poi piano piano uscire negli ultimi giri superando prima Lowes, e poi, a poche curve dalla fine, mentre già si trova in terza posizione, attacca e passa di autorità il dominatore delle ultime quattro stagioni Jomathan Rea, prendendosi il secondo posto dietro a Michael Van der Mark.

7. Matteo Ferrari, STK1000, Imola: Matteo Ferrari, 23 anni, è arrivato a inizio stagione nel team Barni Ducati come compagno di Michele Pirro nel CIV SBK e, nonostante una super stagione nella quale ha conteso fino all’ultima gara a Vallelunga il titolo italiano al collaudatore Ducati MotoGP, il vero exploit lo ha fatto da wild card a Imola nella tappa italiana dell’europeo STK1000: partito in ottava posizione dopo le qualifiche del sabato, svoltesi sul bagnato, al termine del primo giro è già terzo per poi prendere la vetta della corsa a cinque tornate dal termine per non lasciarla più staccando Tamburini e Scheib.

6. Randy Krummenacher, WorldSSP600, Assen: Sesta posizione in griglia di partenza per lo svizzero, che però ha un problema nell’avvio della moto ed è costretto a partire dal fondo dello schieramento. Qui inizia una delle rimonte più belle della storia del mondiale supersport: al termine del primo giro è già in diciassettesima posizione, il secondo addirittura in dodicesima, alla fine dell’undicesimo passaggio passa Lucas Mahias e Federico Caricasulo portandosi in quarta posizione, negli ultimi due passaggi poi arriva a lottare per la vittoria con Jules Cluzel, Raffaele De Rosa e Sandro Cortese. Riuscendo a passare questi ultimi due si porta in seconda posizione ed ha anche la possibilità di attaccare “Julo” senza riuscire a togliergli la vittoria.

5. Jorge Lorenzo, MotoGP, Mugello: Purtroppo quella di Jorge Lorenzo in Ducati è un’avventura con più bassi che alti, ma quei momenti in cui tutto va per il verso giusto Jorge Lorenzo, come ha sempre fatto, non lascia che le briciole agli avversari. La prima volta non si scorda mai dicono, e sicuramente sia per Jorge Lorenzo che per i Ducatisti quella vittoria del Mugello resterà per sempre un vero e proprio giorno da ricordare: una vittoria alla Jorge Lorenzo, fatta “liderando” come il maiorchino ha sempre amato fare, mettendo in riga il compagno di squadra Andrea Dovizioso e Valentino Rossi.

4. Pol Espargaro, MotoGP, Valencia: L’ultimo gran premio dell’anno, svoltosi sotto un diluvio torrenziale, interrotto e poi ripreso in un secondo momento, gioisce sicuramente a Pol Espargaro, finito a terra nella prima gara mentre si trova in lotta per il podio. Lo spagnolo della KTM  riesce a ripartire e a riportarsi in ottava posizione quando la gara è interrotta, con la ripartenza “Polyccio” può riprendersi la terza posizione, conquistando il primo podio nella classe regina per lui e per la KTM.

3. Peter Hickman, Tourist Trophy, SeniorTT: Una delle performance più incredibili della stagione è senza ombra di dubbio quella di Peter Hickman nella gara finale del Tourist Trophy, il Senior TT. Hicky e Dean Harrison battagliano per cinque giri stabilendo due volte il record del TT, all’ultimo passaggio sul Grandstand Peter è in ritardo di otto secondi su Dean Harrison, ma con un giro perfetto, al limite della fantascienza (16’42”778 a 135.452 mph lungo i 60 km del Mountain Course) fa suo il Senior TT 2018.

2. Ana Carrasco, WorldSSP300: Ana Carrasco è la prima ragazza campionessa del mondo della storia del motociclismo. Titolo arrivato all’ultima gara grazie a un sorpasso all’ultima curva che gli vale il titolo per un solo punto sul connazionale Mika Perez. Un successo permesso sopratutto grazie alle due vittorie di Imola e Donington Park, utili per gestire il vantaggio nelle ultime gare.

1. Can Oncu, Moto3, Valencia: non poteva essere che lui il re di questa classifica dedicata alle performance più incredibili della stagione. Il giovanissimo talento turco è diventato il più giovane vincitore di un GP nel motomondiale a soli 15 anni, 3 mesi e 23 giorni, vittoria che arriva da wild card, guadagnata grazie alla vittoria della Red Bull Rookies Cup. Una domenica da protagonista a Valencia con i big che piano piano si eliminano a causa della forte pioggia, mentre Can rimane calmo e conduce in maniera impeccabile la gara, vincendo con distacco. Sarà difficile per lui ora migliorarsi... 

 

Mathias Cantarini