Quello dello Sky Racing Team VR46 è un progetto ambizioso che in pochi anni sta portando risultati ottimi, riuscendo a crescere anno dopo anno e ad imporsi nel mondo delle due ruote, dove già viene visto come uno dei team di riferimento. A Milano, durante la presentazione, i punti toccati sono stati proprio questi: l'impegno messo nello sviluppo e nella crescita, unito alla scommessa fatta sui quattro talenti che quest'anno scenderanno in pista al fine di far salire sul podio una nuova generazione di campioni.

In apertura è stata illustrata la grande sinergia tra Sky e la VR46 Rider Acedemy che, come ha sottolineato Jacques Raynaud (Executive Vice President di SkySport & SkyMedia), hanno 3 punti in comune che rendono possibile il lavoro:

- il talento: centrale per Sky in ogni ambito, sia dentro sia fuori dall'azienda.

- l'italianità: riportare i talenti italiani a vincere in tutte le categorie.

- l'investimento sul medio/lungo periodo: la garanzia per un progetto solito e in crescita.

In seconda battuta la parola è passata ad Elena Sacchi, responsabile del Team VR46 per Sky, che ha sottolineato la soddisfazione per la crescita della squadra: "Questo progetto non solo è stato confermato ma cresce e si raddoppia con 4 piloti italiani e siamo gli unici ad averlo fatto; il nostro progetto viene costruito giorno dopo giorno con ricerca e costanza attraverso la VR46 Riders Academy e Sky, oltre al lancio di novembre della Sky Academy che punta sui giovani e la crescita. Sono molto felice perché il movimento italiano sta crescendo molto negli ultimi anni nelle categorie minori". Elena ha anche ringraziato Alessandra Longo e il suo staff per aver rinnovato completamente il logo e le carene delle moto, permettendo alla squadra di presentarsi al meglio.

Un'altra grande novità di questo 2017 è l'arrivo di due nuovi partner nel progetto: Monster e Oakley. Il General Manager Oakley, Antonio Nemola, si è detto emozionato per questa nuova avventura: "Il 2017 sarà il primo anno di attività insieme a Sky Racing Team VR46 e di sicuro continuerà anche nella prossima stagione; puntiamo molto sui giovani talenti sportivi e la collaborazione con i nostri atleti è fondamentale per migliorare le prestazioni e per le innovazioni. Investiamo da sempre in ricerca e sviluppo e siamo presenti nel moto-sport da molti anni, ma ciò che mi colpisce è che oggi ci avviciniamo ai giovani talenti che saranno i campioni di domani e non possiamo che dare il nostro supporto".

Infine è stato il turno di Uccio, ma non prima di un breve video messaggio di Valentino Rossi che ha augurato il suo in bocca al lupo al team e ai piloti, sperando che diano molto gas e ci facciano divertire. Alessio Salucci, in veste di responsabile della VR46, ha parlato del cambiamento nella gestione sportiva indispensabile visto l'impegno in Moto2, ma anche dell'importanza di avere nel team un gruppo coeso che lavora da anni insieme. "Luca Brivio aiuterà Pablo nella gestione, in più abbiamo cambiato il livello di lavoro tecnicamente, ingaggiando Vito Caprara che sarà la figura di riferimento per i due capi tecnici; cerchiamo di avvicinare il livello del lavoro alla MotoGP perché è importante cercare di raggiungere gli obiettivi che speriamo. Il 2016 è stato complessivamente positivo visto che Bulega era un rookie e Migno ha fatto una crescita straordinaria, che io porto ad esempio a tutti gli altri piloti, ma la verità è che non mi accontento mai e quest'anno spero che saremo protagonisti fino all'ultima gara".

Finalmente è arrivato il momento dei piloti e di Pablo Nieto, intervistati da Guido Meda. Lo spagnolo è apparso visibilmente emozionato e felice per il progetto: "La prossima settimana andremo a provare a Valencia per cominciare a conoscere le moto, anche perché l'inverno è stato lungo e la voglia di andare in pista si fa sentire; da quando ho iniziato a lavorare con questi ragazzi mi sembra di essere tornato a correre". Meda gli ha chiesto come siano i 4 piloti singolarmente e quanto sia impegnativo gestirli: "Ognuno ha un carattere diverso e col team dobbiamo capire come lavorare al meglio con loro: Manzi è un po' matto, Pecco tranquillo e mi piace come gestisce la situazione, Bulega è un misto tra i due, mentre Migno è Migno, un grande! Piccolo ma molto grande".

I piloti hanno iniziato a scherzare tra loro, raccontando un po' il loro approccio alla gara e mostrando il bel rapporto che hanno instaurato, per poi raccontare i loro progetti. 

Francesco Bagnaia: "Quest'anno debutto in Moto2 e ritorno nello Sky Racing Team VR46, un salto davvero importante e dopo i primi giri fatti sono felice della moto e del team. Il 2016 è stato molto positivo, ma adesso penso al futuro e non vedo l'ora di iniziare; di sicuro sarà impegnativo, ma credo che riuscirò ad essere veloce anche in Moto2, diciamo che non mi vedo 15° e punto ad essere il rookie dell'anno anche perché il mio tecnico ha molta esperienza e lo scorso anno gestiva Alex Rins, sono sicuro che mi aiuterà a capire come funziona la moto".

Stefano Manzi: "Col passaggio in Moto2 finalmente ho una moto più adatta al mio fisico, considerato che sulla Moto3 non riuscivo a stare comodo ed a guidare al meglio, anche se le gare in questa categoria sono più lunghe e difficili da gestire; stiamo lavorando in palestra per arrivare pronti. Questa categoria è competitiva, spesso ci sono 30 piloti in 1" quindi ogni aspetto dev'essere curato al meglio perché può farti guadagnare posizioni importanti".

Andrea Migno: "Mi fanno davvero piacere le parole di Uccio, vuol dire che ho lavorato bene, ma credo che il merito sia loro perché che ho imparato da loro. Sto lavorando tanto in palestra, il che è fondamentale dato che ci passiamo tanto tempo e gran parte della preparazione fisica e mentale passa da lì, ormai è quasi una seconda casa".

Nicolò Bulega: "Lo scorso anno non è andata male ma mi è mancata l'esperienza, mentre quest'anno conosco le piste e sto lavorando duramente per fare uno step in più ed essere competitivo. Il mio obiettivo è entrare nella top five".

Da Milano - Alice Lettieri