Si chiama HeEro il progetto, tra i cui partecipanti ci sono Yamaha, Honda, KTM, BMW Motorrad, Piaggio, Bosch e Politecnico di Milano. In sostanza i tecnici stanno verificando la fattibilità per applicare eCall anche ai veicoli con due ruote attraverso l'uso dei dati forniti dalle Forze dell'Ordine sugli incidenti stradali. Il consorzio ha l'obiettivo di mettere a punto un sistema unico utilizzabile da tutti i costruttori in modo da avere la più ampia diffusione sul mercato. Per superare le probabili reticenze dei centauri all'installazione di un sistema che potrebbe "controllare e monitorare" la marcia è in corso un sondaggio online su http://iheero.hreconnect.eu/s/A3C01 che raccoglie informazioni importanti ed utili per gli sviluppatori. Per tutti quelli che volessero partecipare c'è tempo fino alla fine di luglio.

"E' essenziale definire uno standard comune europeo per i sistemi eCall per moto ed è quello che stiamo facendo. L'industria motociclistica crede che il lavoro in corso possa essere utile per raggiungere questo e altri rilevanti risultati tecnici", queste le parole di Antonio Perlot, Segretario Generale dell'ACEM. Un'iniziativa importante che nasce, però, dai costruttori e non da un'imposizione normativa. La sicurezza stradale viene prima di tutto.

Fabrizio Crescenzi

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