Sei fresco dai test di Jerez, ma hai girato con la moto della 8H di Suzuka del team Moriwaki. Come ti sei trovato?

“Benissimo, ho avuto delle splendide sensazioni. Chiaramente i tempi sono da migliorare ma come primo approccio non ci si può lamentare, anche se ovviamente puntiamo ben più in alto. Sicuramente sono rimasto molto soddisfatto, le Pirelli sono difficili perché scivolano molto con queste potenze e bisogna imparare a sfruttarle, ma come primo giorno di test direi che siamo ok!”

La Honda ha avuto problemi con i team negli ultimi tempi. Come ti sembra l’aria nel team Althea?

“Allora, io sono già al secondo anno di collaborazione con il team Althea e quindi ingegneri, meccanici e staff sono sempre gli stessi. Magari quest’anno riesco a farmi sgridare di meno! (ride, ndr), però sono sicuro che un team italiano porterà nuova aria in casa Honda e soprattutto di divertimento, i team nostrani sono così. In Moriwaki tanto quanto in Althea hanno voglia di spingere, Genesio Bevilacqua è la persona migliore per raccogliere queste energie e trasformarle in risultati.”

A Portimão userai la moto definitiva?

“No, stanno ancora lavorando sulla Superbike quindi avrò di nuovo in prestito dal team Moriwaki la moto ufficiale della 8H di Suzuka. Però ci saranno delle differenze rispetto a quello standard, cambieranno alcune cose come freni e bilanciamenti dei pesi. Diciamo che sarà un ibrido.”

Il lavoro che stai facendo ora potrà passare alla versione definitiva o ti serve principalmente tempo in sella?

“Entrambe le cose, sicuramente il lavoro che stiamo facendo ora non sarà invano ma potrà essere almeno in parte trasportato poi sulla moto con cui farò la stagione 2019. Chiaramente però ho bisogno di crescere in primis io piuttosto che la moto, con oltre 200 CV alla ruota mi devo adattare e devo cambiare alcune cose nel mio stile di guida per poter sfruttare la trazione delle Pirelli. È un processo in divenire.”

Alex Dibisceglia

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