Luca De Meo, così come fatto per il marchio Abarth nel gruppo FCA, ha introdotto nel gruppo Volkswagen un marchio sportivo, questa volta creandolo dal nulla, dissociando il brand Cupra dalla casa madre Seat: dapprima con il solo badge tribale, apposto sulla più pepata delle Leon, e ora con la presentazione ufficiale della prima vettura del nuovo marchio, la Ateca. Tutti quanti si sarebbero aspettati una vettura sportiva più tradizionale ma, anche in questo settore, le leggi del marketing hanno avuto la meglio puntando su un segmento molto di moda, ossia quello dei SUV.

Produrre una vettura adrenalinica utilizzando come base un SUV non è proprio un compito semplice perché facilmente si può perdere di vista il buon gusto e sfociare nell’esagerazione di tratti muscolari posticci. L’Ateca, per fortuna, sembra mantenere un buon gusto, inserendo i tratti sportivi nelle giuste aree: come la trama a nido d’ape nella calandra, le generose prese d’aria sotto i gruppi ottici anteriori, per poi andare sul retro con un grosso spoiler che sovrasta il lunotto, ma soprattutto il doppio terminale di scarico cromato che sbuca dal paraurti bombato. Le linee nervose e tese, ormai vero e proprio marchio stilistico di Seat, sono contornate dalle finiture nero lucido presenti su minigonne, mascherina, specchietti retrovisori e barre del tetto, il tutto per donare un ulteriore aspetto dinamico alla vettura che vengono accentuate con i cerchi da 19” con finitura in rame e pinze Brembo a sei pistoncini (entrambi optional).

La forte personalità esterna, purtroppo, non viene trasmessa a sufficienza nell’abitacolo: nonostante i pannelli porta in alcantara, la pedaliera in alluminio o le cuciture in contrasto, gli interni sembrano ancora quelli della più tranquilla e razionale sorella Seat. Dietro il volante troviamo il Virtual Cockpit, uno schermo da 10” con tachimetro, contagiri e le altre informazioni secondarie;  al centro della plancia lo schermo touch da 8” per l’infotainment, che contiene alcune chicche per misurare l’accelerazione laterale o la pressione della turbina.

La Cupra Ateca, come quasi tutte le attuali vetture sportive, presenta il manettino per regolare l’assetto, agendo su sospensioni motore e cambio, con sei modalità di guida: Comfort, Sport, Snow, Individual, Offroad e Cupra, il più sportivo. Il motore è l’ormai collaudato 2.0 TSI benzina turbo del gruppo Volkswagen, portato a 300 CV con 400 Nm di coppia fra i 2000 e 5200 giri accoppiato al cambio DSG a sette rapporti migliorato nella velocità di cambiata, il tutto per garantire una velocità massima di 247 km/h e uno scatto da 0 a 100 in 5,2 secondi grazie al Launch Control. Dal punto di vista meccanico la vettura spagnola è dotata di Dynamic Chassis Control: ovvero sospensioni adattive per ridurre il rollio, con all’anteriore lo schema McPerson e al posteriore il Multilink; per garantire una migliore agilità l’Ateca monta la trazione integrale 4Drive in grado di analizzare le condizioni della strada e trasmettere la giusta coppia alla ruota che più ha bisogno.

Interessante anche il prezzo (44000 €), che pone la nuova nata in una nicchia tutta sua: a metà strada fra le versioni più tranquille dei marchi generalisti e quelle più pepate dei marchi premium. Il marchio è decisamente giovane e solamente più avanti si saprà se potrà avere il giusto successo nel mercato automobilistico; per questo inizialmente si è puntato su di un segmento consolidato per poi puntare su una vettura più adrenalinica nel puro stile Cupra.

Scheda tecnica Cupra Ateca:

Dimensioni:
Lunghezza: 438 cm
Larghezza: 184 cm
Altezza: 161 cm
Passo: 263 cm 

Peso in ordine di marcia: 1632 Kg
Capacità bagagliaio: 510/1604 litri
Pneumatici: 245/30 R19 

Motore:
Carburante: benzina
Cilindrata: 1984 cc
N. Cilindri: 4 in linea
Potenza massima: 300 CV 221 KW tra 5300-6500 giri
Coppia max: 400 Nm tra 2000-5200 giri
Cambio: automatico doppia frizione a sette rapporti
Trazione: integrale 

Prestazioni:
Velocità massima: 247 Km/h
Accelerazione 0-100 km/h: 5,2 secondi
Consumo medio: 7,4 l/100 Km

Prezzo: a partire da 44.000 euro

Michele Montesano