ANCORA TOP GUN. Quando su twitter Maverick Vinales si lamentava del motore Yamaha non stava certo giocando. Con altri sette decimi rimossi dal suo best lap in una pista decisamente in condizioni migliori, “Top Gun” chiude questo primo assaggio di 2019 in testa in tutte e due le giornate di prova che il Motomondiale archivia in quel di Valencia. Questa seconda giornata di test ha visto anche tante cadute tra cui la prima in Aprilia di Andrea Iannone, due per Johann Zarco, una per Michele Pirro e una sia per Jonas Folger che per Bradley Smith. Fortunatamente nessuna conseguenza per i piloti finiti per terra.

DOVI VS MARQUEZ, PT.3. Se il 2017 era l’anno di Andrea Dovizioso versus Marquez, il 2018 non è stato altrettanto generoso in tema di sfide tra i due. Questa sessione di test però la dice lunga sul fatto che non è stato ancora detto tutto: in questa giornata il “Dovi” sopravanza il campione in carica Marquez di pochi millesimi, acquistando la seconda piazza ad un decimo e mezzo da Vinales e concludendo la prima fase dei test con una nota decisamente positiva. Tutto il parco Ducati può dire lo stesso, con Miller addirittura quarto davanti a Petrucci e con Pecco Bagnaia che ha chiuso in undicesima posizione migliorando a sua volta di quasi un secondo il suo best lap. Va peggio la situazione in Honda, con Marquez che finisce terzo e chiaramente già competitivo per il 2019 ma con Lorenzo che ricomincia da capo il suo apprendistato su una moto totalmente diversa: “El Martillo” migliora il suo tempo ma non trova ancora il feeling giusto per scendere sotto il muro del 31”5.

ROSSI TRANQUILLO, IANNONE SICURO. Con Alex Rins e Takaaki Nakagami a sopravanzarlo, il nono tempo di Valentino Rossi lascia pensare ad una certa difficoltà per il “Dottore” nell’abbassare il tempo come hanno fatto i suoi avversari. Dal suo canto Valentino sta valutando molto attentamente quale spec di motore sia quella che deciderà (insieme a Viñales) di adottare la prossima stagione, memore del fatto che un passo falso fatto ora è una zavorra che viene portata per tutto l’anno. Quindi piuttosto che cercare il tempo a tutti i costi VR46 sta lavorando sul feeling con la moto, proprio come sta facendo Andrea Iannone. Il pilota di Vasto è però nettamente più attardato, sette decimi dal compagno di squadra Aleix Espargarò (10° a +0.643) con una Aprilia che necessita ancora di tanto lavoro prima di potersi trovare regolarmente nelle posizioni che contano. Discorso simile per KTM, che scarica a terra Zarco per ben due volte e che non riesce a traghettare Pol Espargarò più avanti della 13 posizione. La pausa invernale andrà sfruttata con molta cura, ma le sessioni non sono ancora terminate: insieme alla MotoGP hanno girato il team SpeedUp con Di Giannantonio e Jorge Navarro per la Moto2, mentre per la Moto3 i team Gresini e VR46 hanno portato avanti il programma di test al gran completo. Il loro lavoro proseguirà venerdì insieme ad altri team delle classi Moto2, Moto3 e MotoE.

Alex Dibisceglia