Trattandosi di test è stato quasi più curioso ed importante seguire il lavoro ai box che le moto in pista, e benché la tecnologia stia facendo passi da gigante, è sempre bello sottolineare come le dinamiche e il modo di comunicare nei box sia sempre lo stesso. Il pilota rientra, si toglie il casco, un nugolo di meccanici velocemente lo accerchia per poi immobilizzarsi, tutti fissano lo stesso punto ben preciso: le mani del pilota. Si sono viste mani che impennavano troppo, che scodavano violentemente, altre che sfarfallavano, per non parlare di quelle che prono-supinavano con eccessiva lentezza. Le mani più seguite del paddock sono state ovviamente quelle dei top rider, e a veder dai tempi sono state tutte ottime comunicatrici:  15 piloti in 1” fa ben sperare in vista di una stagione combattuta.

Il miglior comunicatore, che ha svettato praticamente in ogni sessione è stato Maverick Vinales, oggi autore di un 1’59”368 che lo issa ferocemente al 1° posto. Staccato di 0,138” c’è un Marquez in netta crescita, sembra infatti aver risolto parte dei problemi che affliggevano la sua Honda. Come conferma anche Pedrosa (4° a + 0,210” ) le difficoltà dei due giorni precedenti sono state arginate, rimane ancora un’incertezza elettronica che non permette di scaricare a terra tutta la potenza, soprattutto nella prima fase di accelerazione. 3° un sereno e fiducioso Dovizioso (+ 0,185”) il forlivese promuove a pieni voti la nuova Desmosedici: senza ali non sembra aver calato le sue performance, e la sensazione è che ci sia ancora tante novità provenienti dal cappello di Luigi Dall’Igna.

Valentino Rossi ha finito i test al 5° posto, non al top di forma come dichiarato, è riuscito a ridurre il gap dal compagno di squadra a poco più di 2/10, inanellando nel tardo pomeriggio buoni giri con gomma media. Sorprende il 6° posto di Bautista davanti al duo Stoner-Lorenzo: il maiorchino è riuscito a ridurre il gap da Vinales di oltre un secondo in sole 48 ore, rientrando sempre più fiducioso dopo ogni stint. Chi ha sempre guadagnato ogni giorno in fiducia sono i 4 nuovi arrivati dalla Moto2, in piena bagarre per le posizioni al vertice. Zarco chiude 10° a soli 4/10 dalla vetta, Rins 12° copia quasi al millesimo il tempo di Andrea Iannone che dopo l’exploit di ieri oggi si è concentrato sul consumo gomme, tallone d’achille della casa di Hamamatsu: per il pilota di Vasto è stata una simulazione più che convincente.  

Piccolo passo indietro del tedesco Folger che dopo le belle prove di lunedì e martedì oggi conclude 15°, ma sempre dentro al 1” di distacco. Chiude il “quartetto Moto2” Sam Lowes,  terminando i test in 22° posizione come il suo numero di gara. Il percorso di apprendimento di Sam sembra aver bisogno di più tempo rispetto ai piloti che hanno fatto il salto di categoria con lui( complice anche una moto più indietro rispetto a Suzuki e Yamaha) e dopo i test infelici di Valencia e Jerez, questo di Sepang è stato nettamente un salto in avanti. Rimanendo in Aprilia sembra che ci sia bisogno a detta di Aleix Espargaro ( 13° a +0,740”) una iniezione di potenza, soprattutto ai bassi regimi: bisogna capire se il problema è soltanto di cavalleria o anche di gestione elettronica del motore. Conclude ultimo, escludendo i tester Nakasuga e Tsuda, lo spagnolo Pol Espargaro: per lui un distacco che supera i 2”, ma la moto è  giovane e ci sarà tempo di recuperare.

Discorso a parte merita Casey Stoner, dopo la pausa di ieri il pilota australiano è nuovamente sceso in pista. Per lui 45 giri completati, il 7° posto a 0,271” ottenuto all’ottavo giro per poi concentrarsi su numerose comparative che l’hanno visto rientrare e uscire numerose volte. Casey, con la sua proverbiale sensibilità e velocità nel capire le modifiche del mezzo, ha sgravato ai piloti ufficiali una buona mole di lavoro, tornando utile anche nelle brevi riunioni interne. L’ambasciatore Ducati ha portato curiosità e grande seguito attorno alla squadra corsa Ducati, risultando un ottimo acquisto anche per il marketing stesso dell’azienda, voci di corridoio non ufficiali dicono addirittura che non contenga olio di palma…..incredibile. Ora ci saranno due settimane di stop, per poi partire alla volta di Philip Island, prestatosi come prossimo laboratorio per la MotoGP.

Andrea Rocca

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