Il circuito di Buriram, che per motivi di sponsorizzazione è conosciuto come “Chang International Circuit”, sorge a circa 400 km da Bangkok, nel nord-est della nazione. E’ stato costruito nel 2014 con la “penna” del noto architetto tedesco Hermann Tilke e rappresenta il primo circuito thailandese ad avere tutte le certificazioni necessarie per poter ospitare gare automobilistiche e motociclistiche di livello internazionale. L’impianto, per dirla tutta, ha già ospitato l’omonima tappa nel mondiale Superbike, quindi in realtà non è esattamente un debutto assoluto, ma per quanto riguarda la MotoGP ci troviamo davanti alla prima apparizione nel calendario ufficiale.

Il layout, da quanto visto in Superbike e da come si nota dalla cartina, non sembra particolarmente impegnativo o spettacolare, ma presenta parecchie insidie e nel complesso risulta abbastanza veloce e scorrevole. Il tracciato misura 4554 metri su un totale di 12 curve, di cui 7 a destra e 5 a sinistra, contornate da una miriade di rettilinei, lungo i quali si supereranno facilmente i 300 orari. Tra le staccate più importanti, curva 3 ha l’aria di poter essere il punto più impegnativo in tal senso, per via di una configurazione a 180 gradi dopo un tratto da alta velocità. Da segnalare comunque che sull’impianto si è svolta una sessione di test durante l’inverno, per cui i team non sono del tutto senza dati.

Essendo alla prima apparizione, è difficile dire chi può andar forte qui in Thailandia. C’è da dire che durante i test è emersa una certa “scivolosità” dell’asfalto, per via della temperatura dell’aria che genera poco grip. Condizioni queste, che nelle ultime due stagioni si sono rivelate particolarmente difficili per la Yamaha. Restano favorite invece le due Ducati (ormai forti ovunque) e il solito Marquez, che dopo aver messo “quasi” al sicuro il mondiale, di certo rischierà anche “l’integrità della spina dorsale” per vincere la corsa. E ci siamo capiti….

Sul fronte gomme, per la tappa di Buriram Michelin ha studiato una configurazione apposita per le caratteristiche del posto. Ci sarà da fronteggiare alte temperature, forti velocità, potenti staccate e chi più ne ha più ne metta. Senza dimenticare che come detto ci troviamo dinnanzi ad un asfalto che offre poco grip, e che i test invernali rimangono troppo pochi per potersi basare sui dati raccolti e fare simulazioni o previsioni precise. A disposizione dei piloti dunque, verranno messe ben 4 mescole slick per il posteriore (una soft, due medium e una hard) e 3 per l’anteriore (soft, medium, hard). La conformazione per il retrotreno sarà asimmetrica, con la spalla destra piu dura. Costruzione normalmente simmetrica invece per il davanti. Pronte ovviamente anche soluzione da pioggia, dato che la Thailandia è spesso famosa per le sue piogge monsoniche.

Passando alle parole dei piloti, alla prima Press Conference MotoGP nella storia della Thailandia si sono presentati Marquez, Dovizioso, Rossi, Iannone, Rins ed Aleix Espargarò. Apre le danze Marc Marquez, reduce dal successo di due settimane fa e sempre più vicino al titolo mondiale 2018: "E’ stata una giornata intensa ieri. Mi hanno fatto provare un tok tok e mi sono divertito. Abbiamo conosciuto Bangkok e fatto un giro, poi verso sera siamo arrivati al circuito e abbiamo cominciato a pensare al weekend di gara. Come nelle altre corse, bisogna cominciare bene e pensare di lottare per la vittoria. Se poi domenica avrò le possibilità cercherò di vincere altrimenti andrà bene accontentarsi. Cercherò di correre pochi rischi. Le cose sono cambiate rispetto ai test e sarà interessante scoprire i livelli di ognuno di noi. Se ci siamo chiariti con Lorenzo per quanto successo due domeniche fa? L’ho chiamato lunedì per accertarmi sulle sue condizioni. Lui ha la sua idea, io la mia. Non perdo ulteriormente tempo per parlare di quanto successo ad Aragon. Ho letto che mi ha dato dell'irresponsabile, ma io ho parlato con lui e non mi ha detto la stessa cosa. E mi baso su quello che ha detto a me”.

Andrea Dovizioso invece ha parlato di condizioni di pista difficile, ma rimane fiducioso per il weekend: "La prima parte della pista è come l’Austria, la seconda invece è differente. Nei test abbiamo avuto qualche difficoltà, ma non abbiamo ancora gareggiato, non conosciamo i dettagli. Molte cose sono diverse quindi dovremo vedere. La situazione del passo e della velocità dei piloti cambia rispetto ai test svolti a febbraio. Tutto può succedere. Sarà importante vedere come lavoreranno le gomme. Il grip era basso durante l'inverno, quindi bisognerà capire se è cosi anche con le temperature di adesso. Dobbiamo considerare le varie incognite, compreso il caldo, forse sarà ancora peggio della Malesia. Fare 27 giri sarà difficile per tutti. Difficile dunque fare previsioni”.

Parla poi Valentino Rossi, alle prese con la stagione MotoGP più difficile dopo quelle alla guida della Ducati: "Sulla carta per noi qui sarà difficile. Il circuito non è dei migliori per la nostra moto, ma ci proveremo, e come ha detto Dovizioso abbiamo l’incognita meteo. Potrebbe piovere tutti i giorni, anche se speriamo di avere una gara sull’asciutto. Abbiamo fatto i test a febbraio e non sono stati fantastici. Ora siamo in una situazione difficile, ma dobbiamo continuare ad essere concentrati. Con il passo che abbiamo dimostrato durante la stagione, essere terzi in campionato è un buon risultato, anche se sarà difficile mantenere la posizione. Ma dobbiamo provarci e staremo a vedere, cercando di essere costanti”. Valentino ha poi commentato (come i suoi colleghi) la vittoria di Ana Carrasco, prima donna a diventare campione del mondo nella classe 300: “E' un risultato molto importante, perchè non è la vittoria di una sola gara ma di tutta la stagione. Spero possa avere grandi opportunità in futuro. Questo spingerà altre ragazze a gareggiare. Dalla 300 alla MotoGP è lunga anche per un uomo, ma bisogna crescere tra una stagione e l’altra e cercare di capire se si è competitivi anche nelle altre categorie”.

Microfoni accesi poi per Andrea Iannone, autore di un fantastico podio ad Aragon: "Aragon è stata una bella gara, abbiamo spinto molto e siamo riusciti a rimanere vicino ai primi. La pista qui è completamente diversa. Durante i test ho avuto qualche difficoltà, ma Alex è stato più veloce e questo è positivo. Speriamo di iniziare nella situazione migliore possibile. Cosa intendevo quando ho detto che ho copiato il setup di Rins? Ad Aragon Alex ha avuto 2 giornate di test e ho chiesto se era possibile vedere il lavoro che aveva fatto. A Misano ha lavorato con un diverso set up, così ad Aragon ho pensato che fosse interessante da vedere. Ho discusso molto con la mia squadra al venerdì, ma alla fine abbiamo deciso di provarlo e ho preferito il suo. Non so se questo mi potrà aiutare qui”.

Chiudono il giro di domande l'altro pilota Suzuki Alex Rins, e il centauro Aprilia Aleix Espargarò. Rins: “La pista di Buriram mi piace molto, ed essendo reduce da due quarti posti spero di riuscire a fare qualcosa in più. Ad Aragon correndo con Marc e Andrea ho imparato tanto, soprattutto nella gestione delle gomme, quindi spero di poter fare bene”. Espargarò: “Dopo l'ottimo sesto posto ad Aragon siamo piu fiduciosi. L’obiettivo qui è la top 10, specie perche sappiamo dove fatichiamo di più, come ad esempio in qualifica che è dove perdiamo sempre un sacco rispetto al 2017. Vedremo cosa riusciremo a fare".

Appuntamento da non perdere dunque, perché mai come in questo caso tutte le certezze che avete potrebbero sgretolarsi sin dalle primissime uscite. Con i nuovi impianti, spesso è così. Ci vediamo in pista…

Gli orari del weekend per la MotoGP

Venerdì 5 ottobre

04.55: Prove libere 1

09.05: Prove libere 2

 

Sabato 6 ottobre

04.55: Prove libere 3

08.30: Prove libere 4

09.10: Qualifiche

 

Domenica 7 ottobre

04.40: Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP

09.00: Gara (commento in diretta dalle 08.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

 

Daniel Limardi