Cosa dire per far capire di quale circuito parliamo? Assolutamente niente, non è necessario. E se vi annoverate fra le persone che non sanno di cosa stiamo parlando, forse è il caso di tesserarvi in bocciofila e di lasciar perdere la MotoGp. Scherzi a parte, come noto, il circuito olandese è un vero e proprio luogo di culto per i centauri di tutto il mondo. Nonostante parecchie modifiche nel corso degli anni che a dire dei piloti l’hanno un po' rovinato, ci troviamo su un “tracciato simbolo” per le due ruote. Un luogo magico dove nel passato, grazie ad un layout tecnico e variegato, abbiamo visto vincere gente con mezzi improponibili, a dimostrare che nei posti dove il manico conta davvero l’uomo fa ancora la differenza sulla macchina.

Il tracciato TT Assen, conosciuto come Circuit Van Drenthe, è situato nei Paesi Bassi e ospita ininterrottamente il motomondiale sin dal 1949. E’ stato progettato e costruito appositamente per le gare di moto, e ha da sempre vissuto sotto una “tradizione” che obbligava ad effettuare la corsa di sabato anzichè di domenica come di consueto. Questo almeno fino al 2016, anno in cui si decise di rompere questo legame col passato e di iniziare a disputare la corsa di domenica come le altre. Il tracciato misura 4555 metri e presenta 18 curve, di cui 6 a sinistra e 12 a destra. La carreggiata è ampia 14 metri, mentre il rettilineo è lungo “solo” 487 metri. La particolarità dell’impianto è la continua, ininterrotta e frenetica presenza di cambi di direzione. E’ un susseguirsi di curve da media-alta velocità, contornate da punti più lenti e brevi riaccelerazioni. Parliamo quindi di un posto dove una moto, per andar forte, deve puntare più su sottili tecnicismi piuttosto che sulla cavalleria vera e propria.

In passato si sono visti tanti piloti e tante moto andare forte ad Assen. Uno su tutti è Valentino Rossi, che proprio qui l’anno scorso portò a casa quella che ad oggi è l’ultima vittoria della Yamaha in MotoGP. Proprio la casa di Iwata è chiamata a dare una dimostrazione di competitività, trovandosi su un tracciato che da sempre sembra essere stato progettato appositamente per adattarsi al meglio alla moto blu. Anche perché durante questo evento, la stessa Yamaha dovrebbe ufficializzare la fornitura di 2 moto con “specifiche factory” al nuovo team che il gigante petrolifero Petronas è pronto a far debuttare nella prossima stagione. I piloti ci sono già, e dovrebbero essere (salvo colpi di scena) Pedrosa e Morbidelli. Per il bene del marchio dunque, ufficializzare il tutto con una bella prestazione sarebbe ovviamente l’ideale.

Dal lato gommista, questa volta Michelin si trova alla prese con una pista tecnica, con curve da media-alta velocità, che però negli anni ha dimostrato di non essere molto aggressiva con le gomme. Per l’occasione, gli uomini di Taramasso porteranno le solite mescole soft, medium e hard in configurazione asimmetrica al posteriore, con la spalla destra rinforzata data la presenza di ben 12 curve su quel lato a differenza delle sole 6 verso sinistra. Pronte ovviamente anche opzioni da pioggia (e in Olanda piove spesso), con i piloti che potranno scegliere tra rain soft e medium sempre di carcassa asimmetrica dietro.

Arrivando ai piloti, alla conferenza stampa pre-weekend erano presenti Marc Marquez, Valentino Rossi, Johann Zarco, Cal Crutchlow, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Parla per primo il leader iridato Marc Marquez: “Al Montmeló abbiamo vissuto un gran weekend, soprattutto perché ora abbiamo un vantaggio maggiore in classifica. Nei test abbiamo fatto qualche passo avanti, ma dovremo analizzare i dati raccolti per capire se siamo andati bene oppure no. Ora siamo ad Assen ed il circuito mi piace molto, non è il migliore per me, ma riesco sempre a tenere un buon ritmo: speriamo quest’anno di riuscire ad arrivare sul podio. Dovremo anche tenere d’occhio il tempo, sembra che stavolta debbano esserci belle giornate ma sappiamo quanto sia variabile il meteo qui. Cosa penso della lotta iridata? Secondo me i primi 5-6 piloti hanno tutti la possibilità di lottare per il titolo. Yamaha poi è appena dietro a noi e qui entrambi i piloti sono molto veloci, ma anche Ducati sta vivendo un buon periodo. Il nostro obiettivo rimane comunque cercare di lottare per la vittoria”.

Tocca poi a Valentino Rossi, con otto successi su questa pista, di cui l’ultimo proprio un anno fa: “Sfortunatamente non c’è nessuna novità dai test ma non avevamo molto da provare, solo qualche dettaglio, e non sono riuscito a migliorarmi. Questa pista però è fantastica, mi piace molto e la M1 funziona sempre molto bene, ma è comunque uno dei tracciati più belli da percorrere in sella ad una qualsiasi moto. Il tempo poi dicono che dovrebbe essere ottimo, speriamo sia cosi. Recentemente abbiamo ottenuto qualche podio importante e speriamo di continuare su questa strada. Cosa penso del nuovo team Petronas che dovrebbe nascere? Sarebbe bello per Yamaha avere quattro moto come in questi anni, sembra si stia sviluppando un ottimo progetto con un nuovo team satellite e con piloti competitivi. Sarei contento se uno di questi fosse Morbidelli, anche se in quel caso spererei non facesse meglio di me!”.

Prende la parola Johann Zarco, determinato a tornare a lottare per le prime posizioni in gara. “Spero di ritrovare presto la mia versione competitiva. Abbiamo avuto qualche gara difficile e per questo sono molto depresso, infatti come vedete non mi sono più nemmeno rasato. Scherzi a parte, quest’anno qui pare si correrà con un meteo più stabile rispetto all’anno scorso, ma è necessario lavorare tanto per ottenere un buon set up con la moto, in modo da sentirmi a mio agio in sella. Nei test non ci sono state molte novità da provare, e ci siamo concentrati proprio su questo aspetto, visto che ho avuto qualche difficoltà nelle scorse gare”.

Cal Crutchlow è ottimista in vista della tappa ad Assen e vuole migliorarsi ancora: “Dobbiamo essere positivi, sia la squadra che Honda stanno lavorando davvero tanto. Noi come sempre cercheremo di nuovo di essere vicini ai primi e di conquistare il maggior numero di punti possibili. Nel corso dei test mi sono sentito di nuovo bene in sella, ho ritrovato un buon feeling con la moto e questo è un aspetto positivo. Quello di Assen è un bel tracciato, anche se mi spiace non aver fatto in tempo a provare il vecchio layout… Ci voleva davvero coraggio per affrontare l’ultimo settore. Riguardo il meteo mi associo ai miei colleghi e spero sia bello, anche se qui piove molto spesso come in Inghilterra! Forse è per questo che i britannici si trovano bene qui...”.

Si passa a Jorge Lorenzo, reduce da due vittorie consecutive ma conscio delle difficoltà che si possono presentare ad Assen: “Saremmo molto fortunati se ci fosse sempre bel tempo. Nelle ultime annate non ho ottenuto bei risultati, ma ogni stagione è diversa e noi arriviamo da due vittorie. L’anno scorso ho visto che alcuni piloti Ducati sono riusciti a mostrarsi competitivi, quindi dobbiamo rimanere concentrati e vedere cosa succede. Sicuramente è stato bello tornare alla vittoria dopo un periodo duro nel quale ho lavorato, ma anche sofferto tanto. Le ultime due gare sono state davvero emozionanti, ma bisogna tornare subito al lavoro. Cosa rispondo alla richiesta di Domenicali (a.d. Ducati) di vincere il titolo? Beh, chiedere è lecito. Anche io posso chiedere una Ferrari o una casa ai Caraibi (sorriso) ma si tratta di una richiesta detta cosi con l'euforia del momento. In verità non abbiamo ancora dimostrato nulla. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, lavorare e vedere come vanno le prossime gare”.

Il giro di domande si chiude con Dani Pedrosa, il quale dopo il divorzio Honda dovrebbe ufficializzare a breve il suo ingaggio nel team Petronas-Yamaha: “La stagione non è cominciata come mi sarei aspettato, ma nel corso degli ultimi GP c’è stato qualche progresso ed abbiamo ottenuto punti importanti, anche se ancora non sono così competitivo. Abbiamo lavorato tanto lunedì in Catalunya per migliorarci, cercando una buona base che possa tornarci utile per le prossime gare. Riguardo il mio futuro mi rendo conto che molte persone vogliono avere qualche informazione in più, ma per ora non posso dire niente perchè la situazione si sta delineando molto lentamente. Ma tranquilli, prima o poi avrò qualcosa da dire...”.

Gli elementi per divertirsi dunque ci sono tutti: Lorenzo è carico come una molla, Dovizioso vorrà dimostrare di poter essere più veloce del compagno, le due Yamaha devono assolutamente fare bella figura, Pedrosa deve dimostrare di valere il nuovo ingaggio nel team Petronas... e Marquez…è Marquez! Manca qualcosa?

Di seguito gli orari del weekend per la MotoGP:

Venerdì 29 giugno

09.55: Prove libere 1

14.05: Prove libere 2

 

Sabato 30 giugno

09.55: Prove libere 3

13.30: Prove libere 4

14.10: Qualifiche

 

Domenica 1 luglio

08.40: Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP

14.00: Gara (commento in diretta dalle 13.50 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

 

Daniel Limardi