Ultimo atto della stagione che si corre sotto il diluvio di Valencia. La pioggia aveva dato tregua ieri dopo le QP, ma è ripresa a scendere copiosa già dal warm up. Condizioni pazzesche per un gran premioche promette tanto spettacolo, un modo per salutare la stagione che si chiude e dare il benvenuto a quella che si aprirà martedì con i test.

La gara. Una gara rocambolesca e piena di cadute quella andata in scena sul tracciato Ricardo Tormo di Valencia per l’ultimo atto della MotoGP 2018. Andrea Dovizioso firma l’ultimo appuntamento stagionale confermandosi al secondo posto nel mondiale, Rins e Pol Espargarò (caduto nei primi giri della prima manche) sul podio con il pilota Ducati. Gara divisa in due parti per forza di cose vista la pioggia scesa copiosa a 14 giri dalla fine che ha costretto gli organizzatori a chiamare la bandiera rossa al 15° giro, ma con classifica certificata al giro 13 quindi con 14 giri ancora da disputare.

La prima “manche” della gara ha visto un Rins scattare in testa e fare il vuoto dietro di sé con oltre 3” di vantaggio sugli avversari, che stavano ancora prendendo le misure alle condizioni della pista, bagnata sì, ma abbastanza praticabile pur presentando in alcuni punti delle pozze d’acqua traditrici. L’asfalto drena meglio di quello impresentabile di Silverstone e quindi l’acqua riesce a defluire senza problemi, ma fuori dalla traiettoria ideale è un “campo minato” per i piloti che devono stare attenti a dove mettere le gomme per non cadere pesantemente.

Una ecatombe di piloti quella che si vede nella prima manche con la superstar Marquez tra i caduti illustri. Il "Cabroncito" è bravo a chiudere le braccia mentre rotola sulla ghiaia per evitare ulteriori problemi alla spalla sinistra uscita già ieri durante le QP. Cadono oltre a Marquez, anche i due alfieri dell’Alma Pramac Ducati Miller e Petrucci, ed entrambe le Honda Marc VDS di Luthi e Morbidelli, l’Aprilia di Aleix Espargarò, le due KTM di Pol Espargarò e Bradley Smith, la Suzuki di Iannone e la Yamaha di Vinales in una scivolata tanto spettacolare quanto terrificante per la modalità nella quale è avvenuta (highside sulla penultima curva). Anche Michele Pirro si aggiunge alla lista dei caduti in gara, ma fortunatamente sia lui che Pol Espargarò riescono a riprendere la via della pista e tornare in gara. Nel trambusto delle varie cadute, sia lo spagnolo, che l'italiano si ritrovano nuovamente a punti ed in top 10 con ancora un quarto di gara da completare.

Rins finisce largo e viene risucchiato in un colpo solo da Dovizioso e Rossi con la pioggia che si fa di nuovo fitta. Dovizioso sul dritto alza la mano e chiama l’interruzione della pista. I complottisti diranno che il Dovi ha alzato il braccio sapendo di avere Rossi dietro, ma la gara andava necessariamente fermata per la troppa acqua in pista. Gara fermata dunque al giro 15 ma classifica riportata al giro 13, quello effettivamente completato con Rins in testa seguito da Dovizioso e Rossi. Quick start procedure e gara di 14 giri non essendo stati completati i ¾ della distanza effettiva. Si riparte con 16 piloti “superstiti” a fronte dei 24 che hanno preso parte alla prima manche. 

Rins scatta nuovamente ancora davanti a tutti,  ma ben presto Dovizioso lo passa portandosi in testa alla seconda manche con Rossi che si incolla di nuovo agli scarichi dello spagnolo dopo un giro di assestamento per saggiare le condizioni della pista. Un super Pol Espargarò si trova al quarto posto dopo aver infilato Nakagami e Pedrosa partendo dalla P8. 

Dovizioso non si tiene e scava il solco tra sé e Rins, mentre Rossi ha il suo bel da fare per passare il prossimo capitano del team Suzuki. Dovizioso, Rins e Rossi fanno un altro mestiere distanziando da subito gli inseguitori. Pol Espargarò, Pedrosa e Pirro danno vita ad una bella battaglia che vedrà prevalere il rider della KTM sul traguardo.

Ai 4 giri dalla fine il colpo di scena che non ti aspetti, la caduta di Valentino Rossi. In apertura di gas, Rossi perde il posteriore della sua M1 che lo spedisce nel ghiaione di curva 12. Valentino riesce a ripartire con la moto danneggiata ma in P13. Con la caduta di Rossi, Pol Espargarò sale incredibilmente sul podio portando la KTM ad un risultato storico.

Dovizioso taglia per primo il traguardo davanti a Rins ed un incredibile Pol Espargarò. Quarto Pirro, quinto Pedrosa, sesto Nakagami, settimo Zarco, ottavo Smith, nono Bradl, decimo Syahrin.

Questi i  verdetti finali del Mondiale: Repsol Honda Team centra il Triplete, Franco Morbidelli vince il titolo di Rookie of The Year per la stagione 2018, Johann Zarco vince il titolo di miglior pilota privato in stagione, Rossi si tiene il terzo posto nel Mondiale davanti a Vinales.

Classifica finale

1. Andrea Dovizioso

2. Alex Rins

3. Pol Espargarò

4. Michele Pirro

5. Dani Pedrosa

6. Taka Nakagami

7. Johann Zarco

8. Bradley Smith

9. Stefan Bradl

10. Hafizh Syahrin

Marco Pezzoni - @marcopezz2387