Un fenomeno molto strano, quello che sta affliggendo le Yamaha negli ultimi tempi. Il primo a soffrirne è stato Marco Melandri in SBK, che si è portato il problema da Ducati in Yamaha e di cui adesso ne ha sofferto nella gara di MotoGP in Olanda anche Fabio Quartararò. Se già il motore non è tra i più performanti, uscire in questo modo sui rettilinei peggiora il problema. Accenni anche per Maverick Viñales e Franco Morbidelli.

BAILA MORENA

Maverick Viñales è riuscito a conquistare la vittoria del GP di Assen difendendosi da un Marc Marquez che ha però corso con una gomma soft al posteriore. A mancare da metà gara della MotoGP in Olanda è stata però la Yamaha di Quartararò, che ha sofferto di un problema strano, ma già visto: in uscita dal tratto lento e nell’immissione del rettilineo, la M1 inziava a scuotersi innescando un movimento ondulatorio che anche chiudendo il gas non accennava a diminuire.

PROVATECI VOI

Mentre Viñales ha potuto contare su una forma fisica perfetta e su tanta esperienza, Quartararò in Olanda è alla sua ottava gara in MotoGP e con la Yamaha, due fattori ai quale aggiunge l’operazione decisamente fresca al suo avambraccio per sindrome compartimentale. Trattenere una M1 con quelle reazioni dal finire in terra ha richiesto a Maverick tutta la sua resistenza (e il problema era meno evidente), giustamente Fabio non è riuscito nello stesso intento. La terza posizione in questo caso pesa oro per lui.

LO FANNO IN MOTOGP, MA ANCHE IN SBK

Sembra però che il problema sia dell’intero parco moto da corsa di Yamaha. Marco Melandri è il primo esempio, ma in principio si è dato poco peso alla cosa visto che subiva lo stesso effetto con la Ducati Panigale V2. Adesso che il problema è avvertito da tutto il pacchetto moto, con lo stesso Franco Morbidelli che dichiarava in chiusura di gara che la sua M1 si muoveva molto, è il caso di lavorare in modo congiunto per migliorare la serie M e la serie R. Melandri sa come lavorare sull’ergonomia per migliorare la situazione, Maio Meregalli potrebbe avere la soluzione in casa.

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Alex Dibisceglia