È arrivata al Mugello, nel posto più bello per un italiano, la prima vittoria nel motomondiale di Danilo Petrucci. La storia di Petrucci è unica: Danilo è arrivato nel motomondiale nel 2012 e dall’esordio con la Ioda Racing, incassando distacchi pesantissimi, sono passati sette anni ed oggi arriva la vittoria al Mugello con la Ducati ufficiale davanti a Marc Marquez ed Andrea Dovizioso.

Quando lo scorso anno Ducati scelse Danilo Petrucci per il post Lorenzo tutti pensarono ad una scelta comoda. Un compagno che poteva raccogliere piazzamenti, ma che difficilmente avrebbe potuto impensierire Dovizioso. Fino ad oggi così è stato, Danilo Petrucci è stato un ottimo scudiero, ma la posta in palio questo pomeriggio era troppo grossa.

Danilo non ci ha pensato due volte a buttarsi all’interno di Andrea Dovizioso e Marc Marquez, costringendo il compagno di squadra a rialzare la moto: la manovra a tanti ha ricordato quella che vide protagonisti Dovizioso, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa a Jerez lo scorso anno. Un ultimo giro perfetto senza sbavature ha infine permesso a Danilo di tagliare il traguardo per primo davanti a Marc Marquez.

Il successo di Danilo Petrucci arriva da lontano, perchè la sua carriera è unica nel motomondiale. È arrivato in MotoGP da campione italiano STK 1000 e vicecampione della coppa del Mondo Superstock 1000 alle spalle di Davide Giugliano con la Ducati 1098R del team Barni Racing. Il suo esordio nella classe regina è stato difficilissimo, accettò la sfida del team Ioda Racing di Giampiero Sacchi: la Ioda TR003 CRT però era una moto acerba, con moltissimi problemi e con pochissimi cavalli. A metà stagione il team passò alla Suter-BMW, ma cambiò poco.

Le prime due stagioni in MotoGP di Danilo sono un vero e proprio clinic di perseveranza, perchè tanti nelle sue condizioni avrebbero gettato la spugna. Lui invece ha resistito, guadagnandosi in pista di anno in anno rispetto e stima: nel 2014 il passaggio alla ART e poi il grande passo l’anno successivo con l’approdo nel Team Pramac Ducati. Sembrava il coronamento di un sogno, invece il meglio doveva ancora venire.

In quattro stagioni con la Desmosedici del Team Pramac Danilo ha raccolto sei arrivi a podio fino alla grande chiamata dello scorso anno. Quando Jorge Lorenzo ha scelto di accettare la sfida della Honda, Ducati non ha esitato un secondo a chiamare Petrucci. Dopo le prime quattro gare aveva raccolto tre sesti e un quinto posto, poi il cambio di passo, il podio di Le Mans ed ora la vittoria meritata dopo un weekend dove è sempre apparso il miglior ducatista in pista.

Mathias Cantarini